Mendrisiotto

Chiasso si propone di allentare la propria pressione fiscale

Il Municipio mette sul tavolo del Consiglio comunale un moltiplicatore all’88 per cento (dal 90). Preventivo 2023 nelle cifre rosse per 1,4 milioni

Strutture e servizi non si toccano: è una delle condizioni
(Ti-Press)
2 novembre 2022
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Nell’ascensore del moltiplicatore d’imposta, c’è chi sale e chi scende. Mentre Mendrisio mette sui banchi del Consiglio comunale un ritocco verso l’alto di due punti – dal 75 al 77 per cento –, Chiasso propone di rivedere la pressione fiscale, ma al ribasso, di altrettanti due punti. Se la strategia del Municipio farà breccia, si passerà dal 90 all’88 per cento, avvicinandosi alle aliquote del passato. La cittadina veleggiava, infatti, a quota 90 dal 2018. Ed era da almeno un anno che si meditava questa diminuzione.

In calo, con dei paletti

La linea dell’esecutivo, frutto di discussioni interne, mette in conto, quindi, di chiudere il Preventivo 2023 in rosso di quasi 1,4 milioni di franchi (più del doppio rispetto alle previsioni per il 2022) e fissa tutta una serie di paletti. E in cima alla lista, come fa sapere il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni, c’è la volontà di «non diminuire la qualità delle strutture e dei servizi offerti alla cittadinanza». L’attenzione si concentrerà, piuttosto, sulle uscite e le entrate dei singoli dicasteri, secondo degli «obiettivi mirati». D’altro canto, rimarca ancora il sindaco, «in un momento in cui si è martellati dai rincari, volevamo dare un segnale positivo alla popolazione – in leggera ripresa con 7’727 abitanti a fine ottobre, ndr –, restituendo un po’ di motivazione e sollievo alle famiglie». E ciò a fronte di un gettito che assomma a 25,2 milioni di franchi.

Pista del ghiaccio, Comuni chiamati alla cassa

Il Municipio chiassese ha in animo, altresì, di condividere alcune delle spese legate alla gestione delle proprie infrastrutture a valenza regionale con i vicini. Per mano dell’Ente regionale per lo sport, fa sapere il sindaco, ci si prefigge di ripartire parte del disavanzo cumulato dalla pista del ghiaccio – di circa 400mila franchi – sugli enti locali limitrofi secondo una chiave puntuale. L’intento, chiarisce, è recuperare dai 130 ai 150mila franchi.

Rimane la consapevolezza che il fabbisogno cresce, raggiungendo i 26,5 milioni e il margine di manovra a livello comunale cala. Lievitano, come altrove, le voci di costo legate al capitolo anziani, ai trasporti e alle spese energetiche. Flette, invece, la cifra dedicata all’assistenza. Anche se, annota Arrigoni, c’è ancora da capire se è un caso o una tendenza. In ogni caso Chiasso si accinge a investire, al netto, 6,6 milioni.

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