Mendrisiotto

Il San Giorgio negli scatti di un fotografo di fama mondiale

Grazie alla collaborazione tra le cattedre Unesco delle università di Genova e della Svizzera italiana, Heinz Plenge è arrivato in Ticino

Heinz Plenge in una delle sue missioni fotografiche
(https://catedraunesco.usmp.edu.pe/)
23 giugno 2022
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Il suo archivio conta oltre un milione di immagini scattate in quattro continenti. Tra queste ci saranno anche quelle del Monte San Giorgio. Grazie a una collaborazione tra le cattedre Unesco dell’Università di Genova e dell’università della Svizzera italiana, Heinz Plenge, fotografo naturalista peruviano di fama mondiale, è arrivato in Ticino e ha conosciuto il Monte Patrimonio mondiale dell’Unesco. Grazie alla disponibilità e all’interessamento della Fondazione Monte San Giorgio, Plenge ha potuto produrre i primi scatti al Museo dei fossili (un luogo che, come ammesso dallo stesso fotografo, «ha risvegliato la mia curiosità»), in alcuni luoghi di scavo e al Parco archeologico di Tremona. Commentando, questa mattina a Mendrisio, i suoi primi scatti («mi ha impressionato il modo come hanno preso forma gli insediamenti rispetto alla Montagna»), Plenge si è detto molto interessato a continuare la sua ricerca sul Monte San Giorgio (e ha già manifestato curiosità anche per la Grotta dell’Orso sul Monte Generoso). Un interesse confermato anche dalle due cattedre Unesco e da Whes, l’associazione mantello nazionale che si occupa della messa in rete dei Patrimoni svizzeri dove siede anche la direttrice dell’Organizzazione turistica regionale Nadia Fontana-Lupi. I due enti stanno considerando di riuscire a raccontare questo luogo attraverso delle fotografie che potrebbero essere eventualmente accompagnate da testi scientifici e diventare una pubblicazione.

Obiettivo turismo sostenibile

Le cattedre Unesco di Genova (presente Adine Gavazzi, membro fondatore) e dell’Università della Svizzera italiana (rappresentata dalla coordinatrice Silvia De Ascaniss e dalla collaboratrice scientifica Anna Picco-Schwendener) collaborano dal 2019 per promuovere il patrimonio dell’umanità e un turismo sostenibile attraverso l’uso dei media digitali. Una serie di conferenze sul Machu Picchu ha portato alla creazione di una collezione, messa a disposizione a uso scientifico, con le immagini di Fernando Astete all’interno dell’Iconoteca dell’Accademia di Mendrisio. Attualmente è in fase di sviluppo una prima mostra digitale su Google Arts & Culture con una selezione di foto di Heinz Plenge, per comunicare il patrimonio mondiale attraverso le emozioni, il potere e la bellezza delle sue immagini. La collaborazione, come visto, è da poco estesa anche al Monte San Giorgio: gli scatti del fotografo peruviano permettono, e anzi favoriscono, una convergenza delle attività scientifiche e divulgative delle due cattedre.

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