Mendrisiotto

La storia degli uomini riletta attraverso la posta

Un libro su Como attira l’attenzione del Circolo filatelico del Mendrisiotto. Quando oltre timbri e lettere c’è di più

Lettera 20 agosto 1853, collezione Baumgartner
22 marzo 2022
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Rileggere la storia di un territorio attraverso timbri e lettere. Detto altrimenti, la posta. Quattro autori ci sono riusciti. Si tratta di Carlo Arrighi, Giovanni Carlo Colombo, Lorenzo Gilardi, Alberto Mingione, autori di ‘Como. Le impronte della posta nella storia, dal Ducato di Milano all’Unità d’Italia: 1395-1859’. A farlo conoscere, di recente, al pubblico è stato il Circolo filatelico del Mendrisiotto in un incontro. È stata l’occasione per capire, una volta di più, che la storia postale parla anche di politica, economia, geografia e soprattutto di faccende molto umane, come fanno notare dal Circolo. E in fondo Como non è certo lontana. Non si può dimenticare, si ricorda, che "dal Ticino transitava la diligenza del Gottardo, raccogliendo e distribuendo corrispondenza lungo il percorso. Nel suo tragitto verso nord la diligenza transitava da Bellinzona, dove la corrispondenza diretta verso la Mesolcina veniva scaricata e passata a un corriere svizzero diretto verso il San Bernardino".

In effetti, il volume, arricchito da una serie di immagini, "fa rivivere – ci spiegano – le vicissitudini di funzionari spagnoli, francesi e austriaci; evoca il periodo in cui il trasporto della posta era libero e aperto a chiunque, a prìncipi e regnanti, a comuni, mercanti, università, pellegrini e monaci; e tratta i periodi in cui lo Stato vedeva nel trasporto postale una fonte di introiti e rivendicava il diritto di gestire la posta, spesso appaltando a terzi". Di fatto, questo studio fa viaggiare nel tempo, dal Ducato di Milano (1395-1535) alla dominazione spagnola (1535-1713), al Ducato di Milano austriaco (1713-1796) al periodo napoleonico (1796-1814), dall’occupazione austro-russa (1799-1800) al Regno Lombardo-Veneto e all’introduzione dei francobolli.

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