Mendrisiotto

Il Rotary Mendrisiotto e i giovani: ‘Una scelta morale’

Intervista alla prima presidente donna del club Paola Brambillasca, nominata a giugno, sui progetti e gli obiettivi del suo anno in carica

Paola Brambillasca (a destra) con la governatrice del distretto momò Ursula Schopfer
10 gennaio 2022
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Paola Brambillasca è presidente del Rotary del Mendrisiotto per il biennio 2021-2022. Nominata lo scorso giugno, figura come la prima donna alla guida del club dalla sua fondazione, nel 1977. Al suo insediamento ci aveva rivelato quale sarebbe stato il principale progetto del suo mandato: il coinvolgimento dei giovani. A che punto siamo?

Ha assunto la presidenza in un momento particolarmente difficile contraddistinto dalla ‘crisi’ pandemica, tanto da decidere di focalizzare la vostra attenzione particolarmente sui giovani. Perché questa scelta?

Durante i mesi antecedenti la presidenza ho avuto molte occasioni per meditare su articoli riguardanti i nostri giovani, che nel giro di poco tempo sono passati dal rinchiudersi in camera per attaccarsi ai social al desiderio di fuggire da quella stanza per andare alla ricerca di incontri reali. Lockdown e restrizioni hanno minato gravemente le sicurezze individuali, persino quelle che costituivano il cosiddetto “tran-tran quotidiano”. Con bar, ristoranti e associazioni sportive e culturali chiusi, con didattica a distanza prolungata nel tempo e altalenante per mesi, i giovani si sono trovati spaesati e costretti a organizzarsi alla giornata sia per lo studio sia per gli incontri sociali. Alla lunga queste situazioni possono alterare anche gli equilibri più consolidati e i caratteri più mansueti, e i rapporti di organizzazioni e studi universitari l’hanno confermato (e continuano a confermarlo) a più riprese.

In quali concreti progetti si sta realizzando il connubio Rotary-giovani?

I progetti in corso sono molteplici: quest’anno è legato agli studenti delle scuole superiori del Mendrisiotto (liceo e scuole professionali). Mi sono incontrata con i direttori e ho avuto modo di potermi confrontare con molti professori riscontrando sincero interesse, collaborazione e notevole sensibilità nei confronti dei loro studenti. Si tratta di un concorso letterario che verte su uno o più desideri (personali o a beneficio di terzi), ma soprattutto su come intendono attuarli. Non siamo alla ricerca di un nuovo Dante, ma di idee concrete. I testi dovranno pervenire entro il 28 febbraio. Per iscriversi è sufficiente avvertire la propria scuola e inviare il testo a rotarymendrisiottoproject@gmail.com. Per la premiazione l’appuntamento è fissato per il 7 aprile alla Filanda di Mendrisio. Un altro progetto in cui il club crede molto è SportAcademy: coinvolge il territorio e società sportive che si uniscono per il bene comune, alimenta il volontariato, è destinato a più di mille giovani sportivi – e negli orari scolastici ne usufruirebbero gruppi di danza o genitori con bimbi in età pre-asilo o gruppi Atte –, recupera la biblioteca dell’Accademia, libera quasi 700 ore di spazi alle strutture esistenti permettendo anche ad altri sport di incrementare le loro attività. È un progetto validissimo che meriterebbe l’appoggio di tutti, e nei confronti del quale il club non solo ha già stanziato la cifra da devolvere, ma sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione. Inoltre, con il Rotary Lugano, stiamo organizzando una serata in febbraio di orientamento/confronto professionale per gli studenti di terza e quarta Liceo e Scuola professionale tecnica. L’offerta dei temi includerà sia aree “classiche” (medicina, scienze, discipline giuridiche) sia aree multidisciplinari (business, ingegneria energetica e sostenibilità). L’obiettivo è di permettere agli studenti di acquisire informazioni utili per effettuare l’importante scelta dell’indirizzo di lavoro e di studio, partendo da un confronto diretto con professionisti e imprenditori che potranno condividere con loro le proprie esperienze. L’ultimo tema riguarda i giovani artisti, e vede coinvolti anche il Rotary Lugano, Lugano Lago, Bellinzona, e il Rotaract Lugano Ceresio. Questo progetto è legato alla mostra “le stanze dell’Arte” ideata dalla direzione del m.a.x.museo di Chiasso e promossa nello spazio Officina nel 2020. L’obiettivo è quello di offrire ai giovani artisti uno spazio per presentare le loro creazioni in un momento particolarmente complesso per il mondo della cultura, valorizzando soprattutto i talenti presenti sul territorio.


Paola Brambillasca con i City Angels

La scelta di campo che state realizzando porta a una concretizzazione dei vostri sforzi soprattutto sul territorio. Un cambiamento di visione che ci porta a dire che le voci da ascoltare possono venire non solo dai luoghi più sperduti ma anche da chi abbiamo più vicino?

Negli ultimi anni anche il nostro territorio è stato ed è teatro di sofferenza: over 50 che restano senza lavoro e under 35 che si trasferiscono altrove sono segnali preoccupanti che non accennano a diminuire. La pandemia non ha fatto che peggiorare una situazione già critica e non sono poche le famiglie in difficoltà proprio qui, accanto a noi. Forse non ce ne accorgiamo perché sono silenziose al punto che spesso è determinante aiutare in silenzio e in anonimato, ma ci sono.

Nel corso del 2021 avete anche cambiato sede. Ci parla di questa nuova opportunità logistica?

A metà luglio 2021 la direzione della sede precedente ha comunicato che a breve avrebbero rinunciato alla ristorazione. Il nostro comitato ha quindi individuato un paio di strutture e chiesto ai soci di esprimere la loro preferenza tramite votazione. Ne è uscito l’Istituto Loverciano con cui da anni collaboriamo in varie forme (pochi anni fa abbiamo valorizzato l’illuminazione del salone centrale, durante i mercatini di Natale vendevamo i loro prodotti, abbiamo posizionato apiari nella loro fattoria ecc.). La scuola speciale si prefigge di favorire lo sviluppo delle capacità intellettuali e psicoaffettive dei bambini e racchiude quindi gran parte dei valori rotariani, quali l’aiutare chi rischia di restare indietro grazie all’insegnamento e al volontariato. Purtroppo sono state annullate le conviviali di dicembre e gennaio: l’Istituto applica un severo piano di protezione interno per il Covid e segue tutte le direttive emanate dall’Ufficio del medico cantonale, ma abbiamo preferito fermarci un paio di mesi piuttosto di rischiare la salute dei giovani e dei collaboratori che all’Istituto vivono, studiano o lavorano.

Quali valori deve portare avanti nella società di oggi un club di servizi come lo è il vostro?

Il Rotary è una scelta morale; i suoi valori sono servizio, amicizia, diversità, integrità e leadership; la sua mission “servire gli altri al di sopra di ogni interesse personale” e la sua vision “migliorare il mondo” sono fondamenta del pensiero e dell’azione rotariani. L’appartenenza al Rotary è una responsabilità individuale di impegno etico verso gli altri; la condivisione e l’affiatamento nel club sono la vera “fucina” del pensiero e dell’azione rotariani, come prima opportunità di servizio, con l’adozione di uno stile di relazioni interpersonali improntato all’amicizia, all’etica delle relazioni, alla tolleranza nelle nostre comunità. Oggi più che mai crediamo che aiutare chi soffre sia segno di forza e speranza: forza della società e speranza per il futuro, perché se tutti ci voltassimo dall’altra parte il futuro non avrebbe alcuna speranza.

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