Mendrisiotto

Corsie autostradali, anche Plr e Ps fanno muro contro l’Ustra

Dopo il Ppd altre forze politiche del Distretto si sollevano per dire ‘no’ all’area di sosta riservata ai Tir

Un problema che si trascina da tempo
(Ti-Press)
30 novembre 2021
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Se c’è un tema che sa compattare le forze politiche della regione è proprio quello delle corsie autostradali. La politica dell’Ufficio federale delle strade (Ustra) non è indigesta, infatti, solo al Ppd. A dirlo chiaro e forte sono anche il Plr di Mendrisio e il Ps del Mendrisiotto e Basso Ceresio. I socialisti si uniscono, infatti, “al coro di sdegno lanciato da altri partiti della regione” e ribadiscono la loro contrarietà a “ogni tipo di modifica della rete autostradale, che contempli la creazione di nuove corsie o l’ampliamento delle stesse”. Tra potenziamento dell’A2 fra Lugano e Mendrisio e progetto di un’area di sosta ad hoc per i Tir tra Coldrerio e Balerna, il Mendrisiotto si sente assediato. Realizzare una corsia per i Tir è un piano “avventato”. Questo passo è “l’ennesima conferma di come l’Ufficio delle strade abbia ormai attuato una politica di pianificazione scellerata in barba a quelle che sono le volontà e le necessità della regione”, ribadisce il Ps per voce del presidente Marco D’Erchie.

Parole fortemente critiche giungono anche dal Plr della Città di Mendrisio guidato da Giovanni Poloni. Il partito dichiara infatti “sorpresa e disappunto” per la posizione dell’Ustra, che ha “scelto di ignorare le opposizioni forti e coordinate dei Comuni interessati dal tracciato autostradale coinvolto - Mendrisio stessa, Coldrerio, Balerna e Novazzano, ndr - e dalla Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto”. Un approccio, quello di Berna, che non piace proprio ai liberali radicali. L’Ufficio federale dovrebbe invece, si rimarca, “rispondere alle aspettative dei cittadini. A maggior ragione se ciò avviene in una regione già sufficientemente sfregiata dalle vie di comunicazione e soffocata da un traffico ingestibile”. Il Plr non se lo spiega, tanto più che altrove si è agito in modo diverso. E qui il riferimento è all’“Area multiservizi e centro di controllo veicoli pesanti di Giornico, al rispetto dei concetti di Iniziativa delle Alpi, dai progetti di coperture autostradali, agli alleggerimenti del traffico così ben eseguiti Oltralpe”. Morale: i mezzi pesanti non dovrebbero incolonnarsi nella tratta finale dell’A2 prima del valico di Brogeda.

Agli occhi dei liberali radicali di Mendrisio tocca all’Ustra “individuare soluzioni praticabili e rispettose di una regione che non è disposta ad accettare l’inquinamento ambientale generato da automezzi pesanti in sosta con il motore acceso”. Per i socialisti la risposta dovrebbe essere ben altra. “Ripetiamo ancora una volta - scrivono in una nota - che il futuro per la viabilità nel cantone deve passare attraverso nuovi paradigmi e deve avere un profilo altamente ecologico. Non è più pensabile in tempi di crisi climatica basarsi su modelli obsoleti e inquinanti”.

La parola chiave, insomma, è “futuro sostenibile”. L’esortazione rivolta, in particolare dal Plr, alle autorità locali e cantonali? “Intervenire energicamente nei confronti dell’Ufficio federale delle strade affinché sia trovata una soluzione condivisibile al problema della sosta dei Tir in corsia d’emergenza che il Mendrisiotto non vuole più”.

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