Mendrisiotto

Novazzano, un primo passo concreto a favore del clima

Il progetto ‘Comparto industriale a emissioni CO2 Zero’ viene scelto e incentivato dall’Ufficio federale dell’energia. Pronto il messaggio municipale

La zona industriale di Novazzano dall’alto
(Ti-Press/Archivio)
3 novembre 2021
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Un passo avanti che va ben oltre la dichiarazione dell’emergenza climatica. Quello che intende compiere il Municipio di Novazzano, con il suo progetto “Comparto industriale a emissioni CO2 Zero”, è un’iniziativa concreta volta a contrastarla. Non per caso, a inizio ottobre, la documentazione ha ottenuto da parte di Berna l’impegno al finanziamento. Il Comune aveva infatti partecipato al bando indetto dall’Ufficio federale dell’energia che assegna un incentivo di 60’000 franchi (un massimo del 40% dei costi) su due anni destinato ai cosiddetti “Comuni all’avanguardia”. Parallelamente, è stato richiesto anche l’incentivo cantonale per gli studi di reti di teleriscaldamento che ha concesso un finanziamento del 50% dei costi per un limite massimo di 50mila franchi. Sono queste le premesse del messaggio appena licenziato dal Municipio che chiede al Consiglio comunale un credito di 208’000 franchi (di cui 98’000 a carico del Comune) per concretizzare l’operazione.

Obiettivo del progetto, in estrema sintesi, è la realizzazione di una rete di teleriscaldamento alimentata dal calore rinnovabile della falda, grazie all’impiego di una o più pompe di calore che sostituisce tutti gli impianti di riscaldamento degli stabili della zona industriale alla Pobbia. Il sistema fornirà calore in inverno e fresco in estate evitando il 100% delle attuali emissioni di CO2 causate dai riscaldamenti alimentati a energia fossile. L’energia elettrica necessaria all’alimentazione delle pompe di calore è fornita da impianti fotovoltaici già presenti su alcuni immobili e ancora da installare sui tetti idonei. Particolarmente soddisfatto il sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi che ha sottolineato come al concorso abbiano partecipato oltre 250 enti locali svizzeri. “Comparto industriale a emissioni CO2 Zero” riguarda 19 aziende inserite nella zona industriale. Ma in futuro, se riuscisse, potrebbe essere esteso, aggiunge il sindaco. Un risultato positivo rappresenterebbe un modello virtuoso facilmente replicabile in altre aree del comune con presupposti simili.

Il Municipio di Novazzano ha infatti identificato nel proprio comprensorio il comparto all’interno del quale ha ritenuto sensato adeguare i vettori energetici e proporre nuove fonti dì approvvigionamento ottimizzando così consumi ed emissioni. La zona è particolarmente adatta allo scopo del progetto. L’impegno del Comune è anche sostenuto da un interesse, anche se solo preliminare, dei proprietari dei sedimi. Partendo dal Piano energetico comunale, il comparto risulta interessante per il riutilizzo del colore delle acque di scarico, per la realizzazione di una rete di teleriscaldamento, per lo sviluppo di pompe di calore dall’acqua di falda e per l’uso di energia dalle biomasse legnose, dal solare termico e dal fotovoltaico. La verifica preliminare dei consumi annuali di combustibili fossili (gas e nafta) impiegati negli stabili presenti indicano un potenziale di riduzione di emissioni annuale stimato in circa 310 tonnellate di CO2. Allo stadio attuale, la struttura di investimento si basa su alternative di collaborazione pubblico/privato e sono già stati individuati soggetti sia locali che d’Oltralpe potenzialmente interessati a investire anche senza il coinvolgimento del Comune, si legge nel messaggio, che parla di un “grande potenziale di innovazione che il concretizzarsi del progetto iniziale può trainare, dallo sviluppo di smart grid alla gestione integrata di energia termica ed elettrica, grazie a software e algoritmi sviluppati da partner della rete dei promotori dello studio”.

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