Mendrisiotto

Bancarotta fraudolenta, due anni di carcere

Condannato un 68enne del Mendrisiotto che ha svuotato gli attivi della sua società per un totale di 1,2 milioni

Tra il 2008 e il 2013
(Archivio Ti-Press)
18 ottobre 2021
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Per non saldare un debito, agendo in qualità di amministratore unico e azionista ha intenzionalmente svuotato gli attivi della sua società per un totale complessivo di 1’233’770 franchi, simulando anche alcuni prestiti a componenti della sua famiglia. L’uomo, un 68enne del Mendrisiotto, è comparso stamattina davanti alla Corte delle Assise correzionali di Mendrisio. Con procedura di rito abbreviato, il giudice Mauro Ermani lo ha riconosciuto colpevole di bancarotta fraudolenta e diminuzione dell’attivo in danno dei creditori e lo ha condannato a 2 anni di detenzione, sospesi per un periodo di prova di 2 anni, e al pagamento di una multa di 5mila franchi.

I fatti si sono svolti tra il 2008 e il 2013. Nel frattempo il debito è stato saldato e il fallimento della società dell’imputato è stato revocato. Il giudice ha confermato l’accordo presentato dal procuratore pubblico Andrea Maria Balerna e dall’avvocato Pascal Cattaneo. «Non si va a dissanguare la società distruggendo anche i creditori – sono state le parole di Ermani –. Gli importi sono importanti ma alla fine i debiti sono stati saldati». Al 68enne è infine arrivato l’augurio «di viversi la sua pensione come ha dichiarato durante il dibattimento». L’uomo ha raccontato di trascorrere buona parte del tempo in casa e di passeggiare con il cane del figlio.

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