Mendrisiotto

Nel Mendrisiotto la posta arriva solo su veicoli elettrici

Il centro logistico di Genestrerio è il primo in Ticino ad avere rinnovato completamente la sua flotta. Ogni giorno i 61 veicoli percorrono circa 1’500 km

Silvia Mozzettini, Ennio Figini e Samuele Cavadini
16 settembre 2021
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Il colore caratteristico continua a essere il giallo. Ma l’animo è sempre più... verde. Nel Mendrisiotto il servizio logistico della Posta fa sempre più rima con ecologia: l’organizzazione di recapito del Distretto è la prima in Ticino a utilizzare una flotta veicolare completamente elettrica. Il centro logistico della Prella di Genestrerio ha ospitato oggi un simbolico taglio del nastro che ha ufficializzato la presenza sulle strade di 61 mezzi elettrici – scooter a tre ruote, furgoni e vetture – che percorrono quotidianamente 1’476 chilometri di strada da Arogno e Pedrinate, e che vanno ad aggiungersi ai 210 che già circolano in Ticino. «Questi veicoli sono uno dei pilastri della Posta di domani – sono state le parole di Silvia Mozzettini, responsabile Servizi Logistici Ticino –. L’obiettivo della Posta è di avere una flotta per il recapito totalmente elettrica entro il 2030, ed entro il 2040 intende diventare un’azienda a impatto climatico zero». Complice lo sviluppo del commercio online, il numero di pacchi da recapitare è in costante aumento – solo il volume di quelli passati da Mendrisio è raddoppiato – e genera numerosi giri supplementari. Da qui la decisione della Posta di impegnarsi a favore della sostenibilità. La svolta non si fermerà a Mendrisio. «Abbiamo altri progetti che riguardano Biasca, Avegno, Cadenazzo e, l’anno prossimo, Lugano – ha continuato la responsabile –. Per il Ticino il primo comune non poteva non essere Mendrisio: una città pioniera per i veicoli elettrici e da subito abbiamo trovato un’ottima collaborazione».

‘La posta va sempre consegnata’

Quella dell’addetto al recapito – il postino – è una professione che deve essere svolta, indipendentemente dal tempo o, come si è visto nel recente passato, dalla situazione sanitaria. «La posta deve sempre essere consegnata – sono state le parole di Ennio Figini, responsabile Regione recapito lettere Mendrisio –. Quando, nell’agosto 2019, siamo venuti a conoscenza del progetto abbiamo sentito la necessità di preparare anche la nostra candidatura». Alla pianificazione, nel settembre scorso, sono seguite formazioni specifiche sui nuovi mezzi (più lunghi e quindi più capienti, ma che impongono anche manovre supplementari) e riorganizzazione del recapito. Oggi la regione di recapito di Mendrisio impiega 99 collaboratori a cui si sono appena aggiunti due neodiplomati assunti al termine del tirocinio triennale. Con partenza da Genestrerio, i nuovi veicoli permettono di assicurare la ricezione della corrispondenza a 14’522 punti di recapito, per un totale di 28’368 economie domestiche e commerciali, lungo 1’476 chilometri di percorsi con dislivelli anche notevoli. «A circa 10 anni dalla sostituzione degli scooter a benzina con i tricicli elettrici, abbiamo iniziato l’elettrificazione dei veicoli a 4 ruote – ha aggiunto Figini –. Nel Mendrisiotto il primo veicolo di questo tipo è entrato a far parte della flotta a inizio aprile 2021 e l’ultimo a inizio luglio».

C’è anche un superstite

La conformazione del territorio da servire, si pensi soprattutto ai mesi invernali in alta Val Mara, ha lasciato un unico superstite a benzina nel parco veicoli della Posta. Si tratta di una Panda 4x4 che, però, «sarà sostituita con un veicolo elettrico non appena sarà disponibile una variante con tali caratteristiche», ha sottolineato Figini. Tornando ai mezzi inaugurati, la ricarica elettrica avviene ogni giorno al rientro dal giro di recapito: ogni veicolo viene collegato alla propria stazione di ricarica. A coordinare la sequenza di carica e ottimizzare il processo ci sono tre impianti di gestione. «Il primo bilancio è positivo: sono pochi i muretti che hanno segnato i nostri veicoli – ha concluso Ennio Figini –. Non possiamo che essere pronti e motivati per il futuro e per continuare a consegnare lettere e pacchi».

‘Numeri più che significativi’

«Nell’era del digitale, questi numeri sono più che significativi – ha commentato Samuele Cavadini, sindaco di Mendrisio –. Per la Città è un piacere essere stata scelta per un progetto pilota ormai definito e consolidato che deve essere visto come un esempio in una situazione, quella del Mendrisiotto, di traffico congestionato e tassi di inquinamento molto elevati». Nel 2003 Mendrisio è stato il primo comune ticinese a ottenere il label Città dell’energia. Nel 2019 ha conseguito la quarta certificazione, la prima con il marchio Gold. Quello della sostenibilità «è un tema che cerchiamo di sviluppare anche per il nostro parco veicoli, anche se con i mezzi tecnici non è così facile. La Posta si è dimostrata più virtuosa di noi», ha concluso Cavadini.

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