Mendrisiotto

Se ne è andato Fabio Rezzonico, ai vertici Eoc per dodici anni

Imprenditore, si è speso per il servizio pubblico, per la politica locale e cantonale e per la 'sua' Mendrisio

Dicembre 2007, Rezzonico interviene alla Distinzione comunale (Ti-Press)
13 luglio 2021
|

Era uomo di impresa Fabio Rezzonico. Ma anche una persona pronta a battersi per la 'res publica'. Non ha mai amato la ribalta, ma ha saputo comunque lasciare il segno. Anche perché, come ci dice il figlio Nicola, «vedeva lungo». Un impegno a tutto tondo e costante, il suo, che non a caso oggi viene testimoniato dai tanti cittadini, enti e società raggiunte dalla notizia della sua scomparsa, nella notte su martedì, all'età di 81 anni. Se si pensa alla sua figura è inevitabile accostarla sì al dibattito politico - soprattutto in quella che adesso è la Città di Mendrisio -, ma in particolare alla sanità pubblica. E questo sebbene sia stato attivo su vari fronti, spendendosi in ambito professionale e sociale, senza risparmiarsi.

Per dodici anni ai vertici dell'Eoc

Vicino all'Ente ospedaliero cantonale per due decenni - è stato tra i fondatori-, per dodici anni Rezzonico ha rivestito la carica di presidente, raccogliendo il testimone da Camillo Jelmini. Un presidente particolarmente attivo e sempre pronto a prendere posizione - come da queste colonne nel marzo del 1999, sollecitato dal tema, sempre attuale, della pianificazione ospedaliera - e a difendere il servizio pubblico nella sua essenza. È stato lui ad accompagnare il decennale del nuovo Ospedale regionale della Beata Vergine. E sua è stata la voce quando, nel dicembre del 2007, Mendrisio ha consegnato la Distinzione comunale all'Obv - di cui è stato pure presidente - e alla sua 'missione', convinto della possibilità di accostare umanesimo e medicina all'avanguardia.

Dentro le istituzioni

Fabio Rezzonico non si è tirato indietro, però, neppure quando si è trattato di dare il proprio contributo anche in altri ambiti della società. Oggi a serbarne il ricordo con i famigliari e gli amici di sempre, dentro e fuori i confini della 'sua' Mendrisio, ci sono realtà come l'Ente case anziani Mendrisiotto, di cui è stato vice presidente e che ha aiutato a far nascere, e con l'Ecam i vertici e i collaboratori della Fondazione Torriani - che sovraintende alla casa per anziani -, gremio che l'hanno visto membro e alla testa del Consiglio di fondazione.

Sul piano politico, Rezzonico è stata una delle voci ascoltate in seno al Plr. Partito che lo ha visto tanto presidente sezionale a Mendrisio che vice presidente cantonale nell'era Pelli. Non si è sottratto neanche alla vita istituzionale, entrando a far parte del Consiglio comunale e diventandone primo cittadino e sedendo altresì per un paio di anni al tavolo del Municipio. A livello cantonale, invece, ha fatto parte del Gran consiglio.

Le passioni mendrisiensi

Se è vero che in politica e quando si trattava di sanità preferiva lavorare lontano dai riflettori, quando si c'era di mezzo il suo Borgo con le sue tradizioni ci si buttava a capofitto. Dal cassetto dei ricordi Nicola Rezzonico toglie la sua passione per la Sagra dell'uva e la Fiera di San Martino, che con altri amici ha cercato di rilanciare e far crescere. Spicchi di memoria da coltivare che parlano di generazioni di uomini e di politici che credevano in ciò che facevano.

La comunità locale darà il suo ultimo saluto a Fabio Rezzonico giovedì, alle 14, nella sala cerimonie del cimitero di Mendrisio. Seguirà l'accompagnamento al Crematorio di Chiasso in forma privata. Ai famigliari giungano le condoglianze della redazione.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE