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A Novazzano il carnevale si trasforma in bar all'aperto

Un gruppo di giovani ha dato vita al ‘Greenwood’. Un ‘wild bar’ benefico costruito con un container e palette di legno

Una veduta dall'alto
25 giugno 2021
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Uno spazio aggregativo all'aperto, dove poter trascorrere in compagnia le calde serate estive tra musica e prodotti della regione. È quanto hanno realizzato a Novazzano, in zona campo da calcio Garbinasca, alcuni giovani della regione attivi in diversi gruppi carnascialeschi. «L'idea è nata un po' per caso la scorsa estate, quando in vacanza sul lago di Costanza abbiamo visto un container trasformato in un bar all'aperto – spiega a ‘laRegione’ Daniele, uno dei promotori dell'iniziativa –. Ci siamo detti che sarebbe stato bello, vista anche la situazione e le limitazioni ai grandi eventi, proporre qualcosa di simile anche da noi. La voglia delle persone di uscire e stare all'aria aperta, a nostro modo di vedere, è davvero tanta». Il gruppo di amici è così passato dalle parole ai fatti, con il ‘Greenwood’ che ha aperto i battenti lo scorso 3 giugno in occasione della prima serata. «È stato un lavoro piuttosto impegnativo. Abbiamo dedicato a questo progetto il tempo che solitamente impieghiamo per realizzare il carro di carnevale e che quest'anno, per ovvie ragioni, non abbiamo dovuto costruire». L'intera struttura, così come a loro volta tavoli, panchine e sedie, è infatti stata realizzata dai ragazzi. Un lavoro che si è svolto sfruttando anche gli spazi solitamente destinati alla preparazione di maschere e costumi. «Una volta ricevuto il container l'abbiamo rinnovato internamente con un rivestimento interno in legno e tutti gli allacciamenti necessari per poter funzionare da piano bar – racconta Daniele –. Tavoli e sedie sono invece stati realizzati con materiali recuperati, come palette o bobine di legno». Le diverse fasi di realizzazione sono cominciate a inizio anno. Quelle che hanno coinvolto anche ruspe e furgoni per la preparazione del sedime in precedenza utilizzato come parcheggio sterrato, sono state documentate sui profili social dell'iniziativa. 

‘Finanziato di tasca propria’

L'intero progetto è stato finanziato di tasca propria, e senza scopo di lucro, dal gruppo di giovani promotori. «Vogliamo dare una mano alle associazioni attive nella zona, specialmente quelle che propongono attività per i ragazzi. Alla fine della stagione tireremo le somme e l'utile fatto registrare verrà girato a loro». Un'iniziativa che sembra aver trovato anche l'approvazione del pubblico, come testimonia il successo fatto registrare durante le prime serate. «In effetti la risposta da parte della popolazione, forse per via dell'entusiasmo dato dal fatto che si tratta di una novità, è stata davvero ottima. Abbiamo vissuto un primo weekend da quasi tutto esaurito», ha ammesso soddisfatto il promotore. Un appuntamento, quello novazzanese, che si rinnova a cadenza mensile, con possibili cambi di programma che vengono puntualmente segnalati attraverso i canali Instagram e Facebook. «Abbiamo scelto di proporre il nostro ‘wild bar’ solo una volta al mese. Riteniamo infatti che sia un buon compromesso per non creare concorrenza con altri eventi della regione o con bar e ristoranti», ha precisato Daniele. Le prossime serate, che prendono sempre il via alle 18 e si concludono alle 23, sono infatti fissate per il fine settimana del 16 e 17 luglio. Mentre l'ultimo weekend in calendario, oltre ad alcuni appuntamenti nel mese di agosto, è quello del 17 e 18 settembre.

‘Un occhio al km 0’

Sono circa una decina i volontari che si mettono a disposizione durante le serate tra cucina e bar per rendere possibile il servizio ai tavoli del Greenwood, che dispone in totale di una cinquantina di posti a sedere posizionati all'ombra di grandi alberi. «L'intenzione è quella di avere ogni sera una proposta gastronomica diversa. Anche in questo aspetto non vogliamo entrare in concorrenza con i ristoratori, ma al contrario generare collaborazioni che favoriscano tutti quanti». Il menù prevede infatti un'ampia offerta di prodotti della regione, dai vini alle birre per arrivare anche agli affettati e ai formaggi serviti nel momento dell'aperitivo. «Durante la pandemia la gente ha riscoperto il piacere di consumare prodotti locali. La nostra proposta vuole sposare in pieno questa filosofia», conclude il nostro interlocutore. 

 

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