Mendrisiotto

Novazzano, 'non firmate il referendum'. Errore del Municipio

L'esecutivo ammette; gli Enti locali confermano. Invito a inviare le scuse ai cittadini per iscritto. Al centro della querelle gli alloggi per anziani

C'è chi è contrario agli alloggi per anziani a Casate (Ti-Press)
21 giugno 2021
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Il Municipio di Novazzano ha ammesso l'errore. E rimedierà, scusandosi con la popolazione. Galeotto, per stessa ammissione dell'autorità locale, è stato "l'agire di istinto" di fronte al lancio della raccolta firme - poi riuscita - per chiamare la popolazione a votare sui 2,2 milioni di franchi che aprono la strada alla progettazione di alloggi per anziani autosufficienti nella zona di Casate, accanto a Casa Girotondo. L'esecutivo, insomma, è 'andato lungo' quando ha pubblicamente chiesto ai suoi cittadini di non firmare per il referendum facendo recapitare a inizio maggio a tutti i fuochi uno scritto. La stessa forma di comunicazione che, come invita la Sezione enti locali, dovrà essere utilizzata adesso per fare ammenda.

Sollecitati dagli stessi promotori del referendum - a favore del quale hanno aderito in 413 -, gli Enti locali, in effetti, nella loro presa di posizione indirizzata in questi giorni al Comune hanno concluso che l'esecutivo ha ecceduto nel suo ruolo, come riconosciuto peraltro a posteriori dalla stessa compagine. Di fatto, si mette in evidenza, "terminato il processo decisionale comunale con l'approvazione del credito da parte del Consiglio comunale, il Municipio non può più interferire nella successiva raccolta delle firme a seguito di un referendum promosso da cittadini avverso la decisione di stanziamento del credito in questione".

Il vero momento di confronto, una volta riuscito il tentativo di sottoporre il dossier al popolo, sarà il dibattito successivo. Infatti, come ribadiscono gli Enti locali, sarà poi "compito del Municipio allestire un opuscolo apposito con un'informazione oggettiva, accurata, attrattiva e comprensibile, tenendo conto delle diverse opinioni dei favorevoli e contrari". A quel punto la parola passerà ai cittadini.

 

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