Mendrisiotto

Mendrisio, la piscina costa più cara. Scatta l'interrogazione

Quattro consiglieri dell'AlternativA chiedono al Municipio le ragioni del rincaro sui residenti. Rilanciati anche i ripari fonici

Meta di tanti abitanti della Città (Ti-Press)
9 giugno 2021
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Quando si è trattato, nel 2019, di votare un milione di franchi a favore delle migliorie all'interno della piscina comunale di Mendrisio, nessuno si è tirato indietro. Aperta la stagione balneare 2021, segnata ancora dalle disposizioni anti-Covid, ci si è ritrovati, però, con biglietti e abbonamenti più cari per i residenti. Una scelta risultata indigesta a un gruppo di consiglieri comunali dell'AlternativA, a maggior ragione perché i rincari hanno interessato solo gli abitanti della Città, che hanno visto passare il biglietto d'ingresso da 3 franchi e 50 a 4, ma soprattutto l'abbonamento stagionale da 60 a 80 franchi. Mentre per i non residenti si è applicato uno 'sconto': da 9 e 50 a 8 franchi per gli adulti.

'Come mai questi rincari?'

Ecco che per il gruppo di consiglieri un tuffo in piscina si è rivelato subito... "salato". Di conseguenza, la prima domanda rivolta al Municipio va dritta al punto: come mai, davanti alle ricadute della pandemia e a "un periodo già pesante per i singoli e le famiglie", si è deciso di "alzare i prezzi per i residenti e di abbassarli per i non residenti"? Ma c'è anche un'altra scelta che fa discutere. Oltre a rivedere l'abbonamento stagionale, fanno notare Claudia Crivelli Barella, Marion Bernardi, Daniela Carrara e Andrea Stephani, "non esiste più la possibilità, molto utilizzata dalle famiglie, di acquistare un abbonamento per dieci entrate (costava 25 franchi)". Anche qui, per quale motivo si è tolta "la comoda e apprezzata tessera da dieci entrate"?

'A quando i ripari fonici?'

C'è, però, anche un altro tema che riaffiora nell'interrogazione del gruppo, quello delle barriere foniche. In effetti, si ricorda, è risaputo che "l’ubicazione delle piscine comunali non sia particolarmente felice, in particolare per la vicinanza con l’autostrada e il conseguente inquinamento dell’aria e fonico". Tant'è che in occasione dell'investimento da un milione, tanto la Gestione che le Opere pubbliche avevano sollevato il problema, sollecitando un intervento. Giunti sin qui, si domanda, "quando si prevede di installare i ripari fonici per la tutela della salute dei bagnanti?".

A suscitare la curiosità dei quattro consiglieri è altresì la gestione del tetto massimo di 900 ingressi nel computo fra residenti e no. Così come si chiedono lumi sulle proposte di animazione dello stabilimento balneare. Nel 2020 in sede di Commissione della gestione, fanno presente, si era parlato di "organizzare degli aperitivi e feste all’interno della piscina comunale, luogo ideale in quanto lontano dai centri abitati e particolarmente suggestivo grazie agli specchi d’acqua". Ora come ora, si interroga, "l ’idea è stata abbandonata o esiste un progetto, ora che le norme Covid si sono alleggerite (come del resto già l’anno scorso durante i mesi estivi), e che la popolazione ha più che mai desiderio di incontrarsi e di trascorrere momenti conviviali di alleggerimento dopo i pesanti mesi invernali che abbiamo vissuto?".

 

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