Mendrisiotto

Balerna, due varianti per mantenere la pensilina alla stazione

Scongiurata la chiusura di un anno della fermata: durante i lavori il servizio sarà garantito a cadenza semioraria

18 maggio 2021
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La stazione di Balerna non dovrà essere chiusa completamene durante i lavori previsti dalle Ferrovie federali svizzere. Ad annunciarlo è il Consiglio di Stato, sollecitato da un'interrogazione dei deputati del Ppd Giorgio Fonio, Maurizio Agustoni e Luca Pagani. “L'aspetto della chiusura della stazione durante i cantieri è stato trattato nel corso di un regolare incontro tra i servizi del Dipartimento del territorio e Tilo Sa – spiega il Governo nella risposta –. A seguito di questo incontro è stato chiesto a Ffs Infrastruttura di prevedere una variante meno drastica”. La soluzione trovata “permette di mantenere aperta la stazione con un servizio ferroviario semiorario. Questo è assicurato da una fermata all'ora della S10, mentre nella mezzora successiva la S10 transita senz fermarsi, ma il servizio è garantito dalla S40”. 

Attesa una decisione per la pensilina

Gli interventi previsti a Balerna rientrano nel programma ‘Accesso alla ferrovia 2023’ che ha l'obiettivo di rendere accessibile il servizio ferroviario alle persone con mobilità ridotta entro la fine del 2023. Nel progetto rientra anche la demolizione della pensilina – osteggiata tra gli altri con una raccolta firme promossa da Sinistra e Verdi –, sostituita con una cabina d'attesa chiusa secondo lo standard previsto per la categoria di stazione ‘C’. Su questo tema, il Governo precisa che “siamo stati informati che durante un incontro di conciliazione tra Comune, Ffs e Ufficio federale dei trasporti, quest'ultimo ha chiesto di approfondire due varianti”. La prima “prevede l'orientamento della rampa verso sud, poco attrattivo per gli accessi al marciapiede ma  permette di salvare gran parte della pensilina esistente”. La seconda “preconizza di mantenere la rampa come da progetto pubblicato con l'aggiunta di una nuova pensilina il cui costo è stimato attorno a un milione”. La decisione dell'Ufficio federale dei trasporti “è attesa attorno alla metà del 2021”.

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