Mendrisiotto

Trovati i fondi per la linea Como-Lecco

L'elettrificazione è stata inserita nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del governo Draghi. Soddisfatti i politici regionali, rincuorati i pendolari

Il progetto è visto con favore anche in Ticino (Ti-Press)
6 maggio 2021
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Prima di cantar vittoria i pendolari d'oltreconfine vogliono che canti la carta. Il solo annuncio che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del governo italiano guidato da Mario Draghi abbia trovato posto anche l'elettrificazione della linea ferroviaria Como-Lecco, però, già li rincuora. A diffondere la notizia oggi, giovedì, è stato, fra gli altri, Gian Mario Fragomeli, deputato lecchese della Brianza e capogruppo del Partito democratico in Commissione Finanze alla Camera. E alla sua si sono aggiunte le voci di altri consiglieri regionali della stessa forza politica, come Chiara Braga. Sta di fatto che adesso i 78 milioni di euro necessari per l'opera sono stati previsti, e giusto a un anno dall'avallo del finanziamento della progettazione dei lavori.

Dopo anni di battaglie e appelli, quindi, adesso si vedono i primi risultati. A questa operazione, del resto, guardano con favore anche le autorità federali e cantonali, immaginando un allungamento del servizio Tilo sino a Lecco. Senza tralasciare l'Astuti, l'Associazione ticinese degli utenti del trasporto pubblico, che in questi mesi ha dato man forte ai suoi omonimi dall'altra parte del valico, come l'Associazione Utenti del Trasporto Pubblico (Utp) della Lombardia. Di fatto, il nodo è quello di elettrificare un tronco della tratta, quello fra Albate-Camerlata e Lecco, lungo 37 chilometri.

Giunti sin qui, comunque, il dossier non sembra più destinato a finire in un cassetto per la mancanza di fondi. Come ricordato da Braga e Fragomeli, "attraverso l’investimento sulla rete ferroviaria, questa tratta potrà essere rilanciata e diventare strategica anche dal punto vista turistico e di connessione verso la Svizzera''. In effetti, come già ricordato da Astuti e Utp, questo progetto darà modo di riequilibrare il rapporto fra auto e treno, oggi eccessivamente sbilanciato verso il mezzo privato, facendone beneficiare l'ambiente.

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