Mendrisiotto

Terza corsia A2, il Plr di Melano è contro il progetto

Serve, motiva la sezione, più attenzione a paesaggio e qualità di vita. E la petizione popolare incassa un altro sostegno

La soluzione di Ustra non convince tutti (Ti-Press)
10 marzo 2021
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Nel Basso Mendrisiotto anche la politica locale ha voluto metterci la faccia e dire la sua sulla terza corsia dinamica che, agli occhi dell'autorità federale, alleggerirà il territorio dalla pressione del traffico. Come fra le istituzioni e la popolazione della regione, non tutte le forze partitiche la pensano come l'Ustra, l'Ufficio federale delle strade. Anzi. Il progetto indicato - la cosiddetta variante 4/2 tratteggiata fra Lugano e Mendrisio - non convince, infatti, nemmeno la Sezione del Plr di Melano guidata da Angelo Vanoncini, pronta a dire di 'no' alla soluzione messa in campo. Anche i liberali radicali sono, insomma, dalla parte della petizione lanciata da un drappello di cittadini e indirizzata alla Consigliera federale Simonetta Sommaruga, alla quale a oggi hanno aderito in oltre 4mila. Ne va della tutela del paesaggio lungo il lago Ceresio.

'Non commettiamo gli stessi sbagli'

Nel Plr di Melano lo si dice a chiare lettere: l'operazione, così com'è, "non porterà ad alcun beneficio dal punto di vista paesaggistico e ambientale e non migliorerà la qualità di vita nel nostro Comune lacustre ma anche di una buona parte della regione del Basso Ceresio". Tutti nel nostro territorio sono consapevoli che quella con il traffico è una con vivenza che durerà anni, ciò che conta adesso, rilanciano i liberali radicali, è non cascare negli stessi errori. In effetti, ribadiscono, "la storia ci insegna che non si devono e non si possono commettere gli stessi sbagli!".

'Occorre essere lungimiranti'

E allora, si fa capire, occorre alzare un po' la voce e farsi sentire per chiedere "una maggiore sensibilità di progettazione e più lungimiranza a Ustra, tenendo conto degli interessi specifici di ogni Comune toccato dal progetto". Ma bisogna anche tenere presente alcune variabili prima di calibrare l'intervento. Nell'elenco la sezione ci inserisce "l’uso minore dell’auto per recarsi al lavoro, il maggior utilizzo del mezzo pubblico, la possibilità di prolungare Alptransit verso sud e la sua coordinazione progettuale, la diminuzione degli abitanti del Canton Ticino, l’invecchiamento della popolazione e un maggior ricorso al telelavoro".

Cinque richieste sul tavolo

Nel frattempo, il Plr di Melano ha messo nero su bianco cinque richieste. La prima sollecita il prolungamento "della nuova galleria prevista a progetto, uscendo a sud del Comune in modo da circonvallare anche il paese di Melano". Ma non ci si sottrae neppure dal rivendicare l’eliminazione della tratta autostradale fronte lago grazie allo spostamento del semi-svincolo sempre a sud del paese. Secondo il gruppo sarà, però, pure importante "ridurre al minimo l’impatto del cantiere sulla popolazione durante tutta la fase di realizzazione delle opere"; un aspetto che sta già facendo discutere. Non a caso ci si aspetta "la riqualifica delle zone a lago e la possibilità di riappropriarsi di aree pregiate oggigiorno fortemente penalizzate dal passaggio dell’autostrada e non pienamente fruibili dalla popolazione". Per finire, si conclude e rilancia, bisogna "correggere gli errori fatti in passato e ridare una maggiore qualità di vita agli abitanti della regione".

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