Mendrisiotto

Balerna, niente pensilina in stazione: 'Il Cantone si muove?'

Lanciata una petizione, tre deputati del Ppd interrogano il governo. Il 'declassamento' dello scalo suscita 'indignazione'

Il Basso Mendrisiotto difende la stazione di Balerna (Ti-Press)
9 marzo 2021
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Nel Basso Mendrisiotto non ci si vuole rassegnare. Non al "declassamento" della stazione ferroviaria di Balerna, almeno. Così è stata vissuta, infatti, la decisione, presa a livello federale, di iscrivere lo scalo locale fra quelli di 'categoria C'. Un ricollocamento che, una volta conclusi i lavori di ristrutturazione e adeguamento - che faranno cadere le barriere architettoniche - messi in cantiere, priverà l'infrastruttura della sua pensilina. Senza contare che le opere porteranno alla chiusura prolungata dell'impianto. Così dopo l'opposizione del Municipio e la petizione lanciata da la Sinistra e i Verdi di Balerna e divenuta ben presto interpartitica, sono i deputati Ppd del Distretto a far sentire la loro voce chiedendo conto della situazione al Consiglio di Stato (CdS).

Indignazione e timori

In effetti, lamentano i gran consiglieri Giorgio Fonio, Maurizio Agustoni e Luca Pagani, questo cambio di rotta (e di importanza) alla stazione di Balerna ha "suscitato grande indignazione tra la popolazione del Basso Mendrisiotto, che quotidianamente utilizza quella fermata per raggiungere il proprio posto di lavoro". Reazioni e resistenze, rilanciano, che misurano il grado di sensibilità e la preoccupazione di istituzioni e cittadini. Del resto, annotano i tre parlamentari, la stessa tempistica di cantiere viene letta come un "elemento ancor più grave". Per sistemare la stazione, spiegano, "le Ffs hanno previsto di chiuderla per ben un (1!) anno (anche se negli scorsi giorni le Ferrovie si sono affrettate a dire che questo termine verrà ridotto)".

Due domande per il governo

I firmatari dell'interrogazione chiedono al Cantone di non dimenticare che lo scalo locale ha annesso un importante 'Park&Rail' e "funge da importante punto di partenza e arrivo per i numerosi pendolari che al traffico insostenibile del Mendrisiotto prediligono l’uso dei mezzi pubblici". A questo punto si rivolgono essenzialmente due domande: innanzitutto, il governo "era al corrente delle intenzioni delle Ffs?"; e in caso di risposta negativa, il CdS "intende intervenire con la direzione delle Ferrovie allo scopo di scongiurare sul nascere la chiusura della stazione e l’eliminazione della pensilina?".

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