Mendrisiotto

Lo spostamento della A2 guarda a Berna e a Roma

Il prossimo passo per lo sviluppo dell'idea sarà politico: nei prossimi mesi l'incarto verrà illustrato alle autorità svizzere e italiane

Da spostare in una galleria sotto il Penz (archivio Ti-Press)
5 marzo 2021
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Dopo avere conquistato il Basso Mendrisiotto e la vicina Italia, per il progetto ‘Porta Sud delle Alpi’, ovvero lo spostamento dell'ultimo tratto dell'autostrada A2 in una galleria scavata sotto la collina del Penz, è arrivato il momento di compiere un passo avanti a livello politico. Se ne è discusso questa mattina, nel corso di una riunione transfrontaliera che ha permesso di fare il punto sull'idea nata da un Master in pianificazione territoriale al Politecnico di Zurigo dell'architetto Elena Fontana. «Una riunione interessante e ricca di spunti – commenta Bruno Arrigoni, sindaco di Chiasso –, l'entusiasmo delle parti coinvolte è tanto». L'incontro gestito dalla Regio Insubrica, ha riunito una quarantina di persone. Dopo il coinvolgimento del Cantone e i primi contatti con Regione Lombardia, «è arrivato il momento di fare un passo in più – aggiunge Arrigoni –. Questa idea, questo sogno, deve essere portata avanti a livello politico, coinvolgendo sia Berna che Roma». I prossimi mesi saranno fondamentali per il futuro. A giocare un ruolo importante sarà la stessa Regio Insubrica che, grazie ai suoi regolari tavoli di lavoro, presenterà il progetto alla direttrice del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni Simonetta Sommaruga e al Ministro dei Trasporti del Governo Draghi Enrico Giovannini. «Considerate le dimensioni del progetto – commenta ancora il sindaco di Chiasso – sono i due ministeri che devono parlarsi». Da queste consultazioni «capiremo se questo progetto che potrà garantire miglioramenti ambientali, sociali, economici e turistici potrà avere un futuro».

Durante la riunione odierna è stato affrontato anche il tema dei cantieri che potrebbero caratterizzare la viabilità nel Sottoceneri per i prossimi 30 anni. Oltre allo spostamento dell'autostrada, c'è anche il prolungamento di AlpTransit a sud di Lugano (oltre alla terza corsia autostradale). «Un'opera non preclude l'altra – conclude Bruno Arrigoni –. Ma occorre programmare e coordinare per trovare una soluzione favorevole per entrambe le opere».

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