Mendrisiotto

Regioni di Polizia, rientrata la ‘crisi’ tra Mendrisio e Coldrerio

L'incontro tra i due Municipi ha portato a un ripensamento del Comune partner, intenzionato a dare la disdetta. Se ne riparla a giugno 2021

Aperta la discussione sui comprensori dei Comuni polo (Ti-Press)
17 dicembre 2020
|

Regione I o Regione II? L'appartenenza a l'una o l'altra Polizia ha rischiato di divenire un dilemma dalle parti del Mendrisiotto. Possibile? A suo tempo comprensori e città polo - nel Distretto Chiasso e Mendrisio - sono stati definiti pur sempre a livello cantonale. Un Comune, però, era pronto a rompere gli schemi e a passare dalla Polizia del capoluogo - a cui fa riferimento - a quella della cittadina di confine. Una scelta che non ha mancato di mandare in fibrillazione una parte della politica locale: i protagonisti sono tutti in quota Plr. Si è trattato solo di una tempesta in un bicchiere d'acqua? Sta di fatto che, per ora, la crisi è rientrata. Dopo un incontro con i responsabili di Mendrisio, al momento l'autorità di Coldrerio ha deciso infatti di restare dov'è. Messa letteralmente in 'stand by' la situazione, si riprenderà il filo del discorso nel 2021, dopo le elezioni comunali. E pensare che quando si sono tracciati i confini, Mendrisio aveva rivendicato l'affinità di Coldrerio al proprio polo. Comune, quest'ultimo, che aveva aderito di buon grado alla Regione II.

Una disdetta arrivata a sorpresa

Dentro le stanze istituzionali (di Coldrerio almeno) se ne parlava da un po'. A Palazzo civico a Mendrisio, invece, se ne è venuti a conoscenza solo di recente, quando il polo della Regione II ha ricevuto la comunicazione da Coldrerio, che annunciava, "senza preavviso" come riferito alla Gestione in occasione dell'esame dei preventivi 2021, l'intenzione di disdire la convenzione. A quel punto il sindaco Samuele Cavadini e il capo dicastero Sicurezza pubblica Samuel Maffi non sono rimasti a guardare e hanno cercato di ricucire l'eventuali strappo. Anche perché per essere valida la rescissione del 'contratto' non solo va formalizzata entro la fine dell'anno, ma deve essere vistata a tempo debito dal Consiglio comunale. Ed è qui che la Città, colta di sorpresa, si è inserita e ha richiamato alla prassi. Riuscendo, di fatto, a evitare che gli intendimenti di Coldrerio si trasformassero in un messaggio municipale.

'La situazione è rientrata'

Il colloquio annunciato ai commissari della Gestione si è, quindi, rivelato proficuo? «Ci siamo incontrati di recente e siamo ripartiti da determinate basi - conferma a 'laRegione' il capo dicastero Samuel Maffi -, ma soprattutto ci siamo chiariti sulle prestazioni previste dall'accordo e sugli aspetti 'extra' a carico del singolo Comune, oltre che sui flussi di informazione e le rispettive competenze». 'Crisi' rientrata? «La situazione è rientrata, sì, e resta in sospeso. Di sicuro ci siamo chiariti - ribadisce Maffi -. Da parte nostra continuiamo ad assicurare un servizio di Polizia adeguato. A questo punto ci ritroveremo a metà 2021 per aggiornarci».

Corrado Solcà, sindaco ancora per pochi giorni di Colderio, ha già messo una nota sull'agenda del Municipio per il giugno prossimo. «Ci siamo dati questo termine per riaggiornarci sul tema. Entro quella data, dunque, valuteremo la situazione», sottolinea a sua volta.

Si rifarà il punto nel 2021

Mendrisio sembra, in ogni caso, disposto all'apertura e deciso a guardare al futuro con positività. Qualora il Municipio di Coldrerio (del post elezioni) nel corso dell'anno prossimo tornasse sull'idea di lasciare Mendrisio per Chiasso (sul piano della Polizia), la Città farà a meno del preavviso di un anno, rendendo effettiva la disdetta al primo gennaio 2022. Cosa sta, però, dietro alla scelta di Comune partner? «Credo che non vi siano solo tematiche legate al servizio - dice Maffi -, ma in ogni caso il Corpo di Polizia farà di tutto per adempiere alle richieste, anche le piu esigenti, di Coldrerio».

E da Coldrerio si lamentano lacune o manchevolezze? «Diciamo che - taglia corto Solcà - questo incontro ha permesso di chiarire le varie posizioni e, come dicevo prima, con il riaggiornamento di giugno, dovremmo chiarire certe posizioni e magari vederne migliorare alcune».

Tra quote e regioni di Polizia

Prove, nero su bianco non ce ne sono, ma c'è chi sospetta anche un retroscena finanziario. Come dire che potrebbe esserci stata un'offerta vantaggiosa da parte Chiasso verso Coldrerio. Cittadina oggi alle prese, pure lei, con dei problemi legati a un concorso contestato. Tant'è che la capo dicastero Sonia Colombo-Regazzoni davanti all'aula consiliare lunedì ha affermato che questa vicenda ha «compromesso un progetto al quale stavamo lavorando da mesi e che avrebbe portato un contributo finanziario al comune». Ma quali sono le condizioni economiche di Mendrisio? «Non facciamo altro che applicare la quota minima fissata dal Cantone, senza fattori peggiorativi a livello di costi - ci risponde Maffi -. Quota che include il 50 per cento lavorativo di un assistente di Polizia, essendo Coldrerio il Comune più grande convenzionato con Mendrisio».

Del resto, lascia intendere ancora il municipale della Città, se tra i criteri dovesse entrarci anche il lato finanziario si innescherebbe una sorta di corsa al Comune fuori comprensorio per aumentare le entrate e rafforzare il proprio bacino. A quel punto, però, ci fa notare Maffi, andrebbero modificati i confini delle regioni di Polizia.

Per Coldrerio le alternative sono poche

Per il Comune di Coldrerio, situato 'al confine' tra le regioni di competenza delle due Polizie 'polo', in caso di disdetta rimarrebbero poche scelte. Con un'eventuale interruzione del rapporto con Mendrisio, scartata l'ipotesi di creare un proprio Corpo, resterebbe solo un'opzione: avvalersi dei servizi di Chiasso. Con la cittadina, ammette il sindaco, «abbiamo e manteniamo buoni rapporti». Con una puntualizzazione: «È chiaro che le recenti discussioni verificatesi durante l'ultima seduta del legislativo chiassese, non fanno piacere».  Il riferimento ancora una volta è alla discussione avvenuta tra la capodicastero Sonia Colombo-Regazzoni e il consigliere comunale Stefano Tonini in merito al concorso interno per la nomina di un aiutante capo, oggetto come detto di ricorso davanti al Consiglio di Stato da parte di numerosi agenti.

Non resta che attendere gli sviluppi nel 2021.

 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE