Mendrisiotto

Lavori al Palapenz di Chiasso, c'è il sì della Gestione

Il credito di 5,5 milioni di franchi per la ristrutturazione della struttura sarà esaminato dal Consiglio comunale il 14 dicembre

Passo avanti verso il credito (Ti-Press)
24 novembre 2020
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Il Palapenz è pronto per il secondo ciclo della sua storia, iniziata con l'inaugurazione del 1983. La ristrutturazione del complesso, e il relativo credito di 5,5 milioni, hanno infatti incassato il consenso della Commissione della Gestione. Sul rapporto firmato ieri sera ci sono 4 firme con riserva. Riserva che sarà verosimilmente sciolta nel corso della seduta di Consiglio comunale in programma lunedì 14 dicembre proprio al Palapenz, per garantire il rispetto delle distanze sociali. Anche la Commissione Edilizia ha rilasciato preavviso favorevole al messaggio. La decisione definitiva sarà quella del Consiglio comunale, ma il futuro della struttura sembra ormai assicurato. Senza interventi, infatti, il Palapenz avrebbe chiuso alla fine del prossimo mese di giugno.

Decisiva l'apertura dei Comuni vicini

Il credito non ha mai fatto la piena unanimità. A far propendere verso il preavviso favorevole è stata l'apertura dei Comuni vicini, ai quali è stato chiesto di contribuire con 200mila franchi ciascuno. Fatto che ha soddisfatto Luca Bacciarini (Plr), presidente della Commissione della Gestione di Chiasso. «Sarebbe stato difficile firmare il rapporto se gli altri Municipi non avessero dato il loro consenso – spiega il presidente alla ‘Regione’ –. I nostri vicini hanno capito che ci sono alcuni temi occorre chinarsi a livello regionale. Sarebbe bello se venissero coinvolti da subito anche per le decisioni legate alle infrastrutture, che sono di carattere regionale». Gli 800mila franchi serviranno infatti per le strutture sportive come parquet, spogliatoi e altre infrastrutture da sostituire, ovvero quanto usato dagli utenti. Nella realtà del Basso Mendrisiotto, del resto, il Palapenz rappresenta una struttura unica nel suo genere che si presta a un utilizzo polivalente a sostegno di molteplici manifestazioni sportive, culturali e ricreative. Proprio perché viene considerata una struttura regionale, Bacciarini avrebbe «preferito una maggiore intraprendenza da parte del Comune di Chiasso», nel senso che l'impostazione scelta avrebbe dovuto essere adottata da subito. «Nonostante le incognite legate al Covid – aggiunge Bacciarini – durante gli incontri con il Municipio ci è stato detto che ci saremmo potuti permettere l'investimento nella sua totalità. Non riteniamo però corretto che siano sempre e solo i cittadini chiassesi a dover pagare per strutture utilizzate dall'intera regione, a discapito del nostro moltiplicatore d'imposta. Attendiamo con curiosità le convenzioni regionali per l'utilizzo della struttura». 

No a un intervento a tappe

Così come i commissari dell'Edilizia, anche la Gestione sembra essere orientata verso un intervento non diviso a tappe. Un'ipotesi, quest'ultima, messa nero su bianco dal Municipio nei mesi scorsi. «Procedere con un cantiere unico ci costerà sicuramente di meno e ci saranno comunque meno disagi per gli utenti». La storia del Palapenz è come detto iniziata nel 1983. Dal momento della sua edificazione, la struttura non ha mai beneficiato di una ristrutturazione o di un ammodernamento (fatta eccezione per il rifacimento del manto impermeabile del tetto alto, dell'inserimento dell'impianto di aria condizionata nel 2001, della realizzazione di un magazzino esterno e della sostituzione delle luci nelle sale principali). Il progetto presentato dal Municipio di Chiasso, come si legge nel messaggio, tra origine in primis della necessità di intervenire sulla struttura portante, oggetto di deformazioni a causa della configurazione geologica del sottosuolo che ha generato un deterioramento dello stabile, e quindi dall'esigenza di lavorare su impiantistica, elementi dell'infrastruttura e finiture, ormai vetusti e non più funzionali, e non da ultimo dall'esigenza, in considerazione dell'elevata affluenza di persone, di adeguare l'impianto alle normative in vigore in ambito di polizia del fuoco, di prevenzione degli infortuni e di accessibilità allo stabile per le persone disabili. I lavori permetteranno di riportare a nuovo la struttura e di garantirle ancora qualche decennio di piena attività. 

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