Mendrisiotto

Per il fiume Laveggio inizia la fase della rivalorizzazione

Presentati a Riva San Vitale i dettagli di ‘Subinates’, il vincitore del concorso di progetto

La foce diventerà così (Render)
13 novembre 2020
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Rivalorizzare il fiume Laveggio, nella tratta di 2,6 chilometri tra la confluenza con il Morée e la foce, nel rispetto della natura, del paesaggio e della sicurezza. Il 4 settembre la giuria ha scelto il progetto vincitore del concorso di progetto per la rivalorizzazione del fiume Laveggio (in due fasi selettive) con incarico successivo. A convincere maggiormente la giuria, presieduta dal sindaco di Riva San Vitale Fausto Medici, è stato il progetto ‘Subinates’ dello Studio Vulkan Landschaftsarchitektur di Zurigo, elaborato in collaborazione con lo studio d’ingegneria Giorgio Masotti di Bellinzona e Creato Genossenschaft für kreative Umweltplanung di Ennetbaden. Le prime discussioni in merito alla sicurezza del fiume Laveggio sono state avviate nel 2005. Il discorso si è in seguito allargato al tema ambientale e alla fruibilità del fiume. Quella raggiunta, sottolinea Fausto Medici, è «una tappa importante che ci permette di pianificare le prossime tappe. Potremo stabilire come procedere in quello che sarà ancora un lavoro di team». Il progetto ha infatti unito gli intenti dei Municipi di Riva San Vitale (capofila) e Mendrisio, dell'Ufficio corsi d'acqua, del Consorzio arginature del Medio Mendrisiotto e dei Cittadini per il territorio. «Per Mendrisio è importante esserci perché le riflessioni in corso sul Piano direttore comunale vedono il Laveggio come l'asse portante di collegamento pedonale, ciclabile e ambientale che abbiamo sul fondovalle – commenta il sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini –. Per la Città era importante valutare gli aspetti paesaggistici e di fruibilità messi in luce da questo concorso». Gli obiettivi sono del resto comuni: dove ancora possibile è necessario recuperare i valori naturali della regione, aumentare e valorizzare i percorsi pedonali e ciclabili e le aree pubbliche di svago – la passeggiata dalle piscine a Riva è molto frequentata –, nonché risolvere i problemi legati alle insufficiente idrauliche allo scopo di mettere in sicurezza abitanti e territorio.

I prossimi passi

Il totale dei costi sarà di 6'870'000 franchi. «Il progetto è risultato essere quello economicamente più vantaggioso e meno impattante sul contorno e sulle infrastrutture esistenti – aggiunge Medici –. Era importante trovare un progetto che non andasse a fare troppi spostamenti di terra». La determinazione del progetto vincitore porterà, come detto, a stabilire le prossime tappe d'intervento. «È stato un concorso importante che ha richiesto un grosso impegno – analizza ancora il sindaco di Riva San Vitale –. Auspichiamo che queste opere possano ancora beneficiare dei sussidi cantonali e federali». Rassicurazioni in merito sono arrivate da Laurent Filippini dell'Ufficio corsi d'acqua. «Il Laveggio ha una priorità alta e ha delle potenzialità importanti: Cantone e Confederazione sono intenzionate ad andare avanti e i progetti di valorizzazione e rivilitalizzazione sono prioritari». Difficile, almeno per il momento, indicare delle tempistiche precise. «Bisognerà capire come potremo muoverci in ambito finanziario, ma sarà nel medio termine», assicura Medici. Per Cavadini «sarebbe interessante far coincidere gli interventi in zona». Municipio di Riva, Mendrisio e Stabio e Cittadini per il Territorio si sono nel frattempo incontrati con l'Ufficio della pianificazione cantonale per sottoscrivere una lettera d'intenti. Nella stessa viene indicata la volontà di coordinare i progetti in corso sul fiume, perché oggi i ragionamenti sono condivisi. «Siamo contenti che il progetto abbia quali obiettivi la valorizzazione, la fruizione e la rinaturazione del fiume – commenta Ivo Durisch a nome dei Cittadini per il Territorio –. La foce, che oggi non ha contatto con il lago, sarà un punto fondamentale. Prioritaria sarà la volontà politica locale di proseguire con il progetto in tempi brevi perché è una tratta di fiume molto frequentata».

Come diventerà la foce

Come si legge nel rapporto della giuria, “l'idea di valorizzazione della foce in termini di fruibilità è interessante e in linea con le visioni locali per la valorizzazione della riva lago. Buona anche l'interpretazione della zona di confluenza: la proposta di riciclo dei materiali e di bilanciamento delle masse per la trasformazione dell'alveo è innovativa”. Nell'area della foce il progetto propone un vivace ampliamento e una rinaturalizzazione dei profili ambientali. Le piattaforme in legno e la posa di sassi vengono utilizzati per creare un luogo per lo svago e ricco di valori naturali. “La valorizzazione della foce manifesta il suo carattere antropico con interventi incisivi, che qualificano l'area, fornendo anche un'adeguata risposta al contesto d'appartenenza. Il progetto si confronta debitamente con la presenza dell'asse viario (via Indipendenza) che scorre trasversalmente, definendo una soluzione sostenibile anche con il mantenimento dell'attuale manufatto”. A mente della giuria, «il ridisegno della foce non risulta eccessivamente artificiale e pone le basi per un futuro prolungamento della passeggiata a lago”. La diramazione delle passerelle, non oggetto del concorso, “va comunque approfondita e rivista. Deve infatti scongiurare la creazione di una cesura nel rapporto tra la riva e il lago”.

Il rapporto della giuria con i dettagli sui cinque progetti valutati dalla giuria, selezionati tra i 12 che si erano iscritti al concorso, può essere consultato sul sito www.rivasanvitale.ch

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