Mendrisiotto

Brusino, cifre nere e arte... di casa

La politica degli ammortamenti straordinari ha portato a un avanzo di esercizio. Spazio agli investimenti: canalizzazioni, acquedotto e bed&breakfast

Brusino di Keizo Morishita
(Ti-Press/Galli)
21 settembre 2020
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Finanze e arte: un binomio quantomeno originale. Originale, d'altronde, lo è anche Brusino Arsizio, il piccolo Comune che si affaccia sul Ceresio, di cui si ha traccia per la prima volta nel 1167 come Bruscia. Paese votato soprattutto alla pesca (e non solo), ma anche ricco di storia 'argentina', con l'emigrazione nel 1869 dei Poma, i quali seppero fare fortuna. Brusino – che oggi conta all'incirca 470 abitanti – è stato anche terra d'artisti nonché musa ispiratrice. E allora ecco l'unione tra amministrazione e arte. L'occasione, questa mattina in riva al Ceresio, quando sono stati presentati i bilanci consuntivi del 2019 ed è stata lanciata la prossima mostra, dove al centro ci sarà... il paese e i suoi artisti.

Un avanzo di mezzo milione di franchi

Non si può che parlare di «risultato molto positivo» ha esordito il consigliere comunale Andrea Stephani. Il «percorso molto lungo cominciato nel 2011, facendo leva sulla politica degli ammortamenti supplementari» ha dunque dato i suoi frutti: il 2019 si è chiuso con un avanzo di oltre 522mila franchi. Considerando, inoltre, gli ammortamenti supplementari di 228mila franchi. A contribuire in maniera importante alle cifre nere sono state le sopravvenienze d'imposta, un maggior ricavo di quasi 600mila franchi; alle quali si aggiunge «una minore necessità fiscale». La gestione finanziaria degli ultimi anni ha di conseguenza permesso di 'ragionare' sul moltiplicatore d'imposta: se nel 2011 si parlava di un moltiplicatore fissato al 95%, nel 2020 si scenderà sino all'82%, segnando così una diminuzione di 13 punti percentuali. L'aumento dei mezzi liquidi (il Comune, per la prima volta, ha un credito pubblico si poco più di 12mila franchi), non può quindi non far pensare agli investimenti futuri. Due su tutti: «le canalizzazioni e il rafforzamento dell'acquedotto» ha evidenziato il sindaco Gianfranco Poli. Nel primo caso i lavori sono già in corso d'opera nel nucleo; nel secondo è stato licenziato il relativo messaggio municipale. Si tratta quindi di un investimento da oltre un milione e mezzo di franchi, che culminerà con la realizzazione di un nuovo serbatoio di accumulo in zona 'Predell' e permetterà di triplicare le riserve idriche comunali realmente utilizzabili (che attualmente dipendono da un unico serbatoio ubicato in Val Finate). Un ampliamento necessario, anche a fronte dei problemi idrici che possono interessare il paese durante la stagione estiva quando, tra l'altro, la popolazione raddoppia visto l'alto tasso di occupazione di case secondarie. Già, perché a Brusino il turismo estivo non manca, anche se «negli ultimi decenni si è perso un sacco di spazio alberghiero» ha fatto notare il sindaco. A farla da padrone, ci mancherebbe, c'è l'hotel Serpiano. In paese, per contro, è attivo un Bed & Breakfast («in overbooking sino a fine ottobre», ha rimarcato il segretario comunale» e presto inizieranno i lavori per crearne un altro. Un progetto del quale si parla da tempo: il B&B di Villa Patria che, grazie anche all'investimento della Fondazione Mondonico (quasi un milione di franchi), è in rampa di lancio: il cantiere dovrebbe infatti aprire i battenti entro la fine dell'anno, al più tardi entro i primi mesi del prossimo.

Un paese... d'arte

Brusino, come detto, è anche terra d'artisti e musa ispiratrice. Ne è un segno tangibile la mostra che verrà inaugurata venerdì alle 18 nella Galleria Vecchia Posta (Lungolago Roncaioli 69). “Le opere donate” è il titolo dell'esposizione che sarà fruibile al pubblico sino al 18 ottobre. Opere d'arte provenienti dalla Collezione del patrizio Paolo Poma (nato nel 1927 in Argentina e tornato in Ticino in tenera età). Nel corso del 2019, attraverso al Fondazione Paolo e Luciana Poma Fossati, sono state donate al Comune 26 opere d'arte di 15 autori diversi. Il fil rouge che lega queste tele e queste sculture, di epoche e provenienze diverse, è uno solo: Brusino Arsizio, i suoi scorci e i suoi artisti. Occasione unica per vedere l'opera del paesaggista espressionista Erich Wakse, oppure 'La donna in nero' di Adolfo Feragutti Visconti. Senza dimenticare 'Brusino Arsizio' vista dagli occhi del maestro giapponese Keizo Morishita. Opere che saranno fruibili al pubblico il venerdì e il sabato dalle 14 alle 18, la domenica dalle 10 a mezzogiorno e dalle 14 alle 18.

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