Mendrisiotto

Chiasso riparte sostenendo l'economia e approvando i conti

La seduta di Consiglio comunale si è tenuta questa sera al Palapenz per garantire il rispetto delle distanze

Consiglio comunale nel rispetto delle distanze (Ti-Press/Crinari)
30 giugno 2020
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Chiasso vuole ripartire dopo lo stop forzato imposto dal coronavirus. Una ripartenza che il Consiglio comunale, riunito questa sera al Palapenz per garantire il rispetto delle distanze, ha fissato con l'approvazione del consuntivo 2019 (con 29 voti favorevoli e 11 astensioni), chiuso con un avanzo d'esercizio di 501'885 franchi, e soprattutto del credito straordinario di 2,1 milioni a sostegno dell'economia locale. Lo stesso legislativo ­– diretto dal nuovo primo cittadino Mariano Musso (Plr), subentrato a Denise Maranesi (Us-I Verdi) – ha voluto dimostrarsi solidale nei confronti della popolazione. Carlo Coen (Plr) ha infatti presentato un'istanza al Consiglio comunale chiedendo di devolvere le indennità di presenza della seduta «a sostegno di un'iniziativa che aiuti la popolazione di Chiasso a risollevarsi». Una decisione in merito alla destinazione della somma – circa 2mila franchi – verrà studiata nelle prossime settimane. 

Preoccupa l'aumento del fabbisogno

I conti, come detto, hanno trovato l'accordo del legislativo, ma non senza critiche. Il denominatore comune degli interventi è stata la preoccupazione per l'aumento del fabbisogno lordo, arrivato a 36,7 milioni (con un aumento negli ultimi 4 anni di 5,8 milioni). «Questo dato preoccupa non poco il nostro gruppo siccome denota un certo lassismo nel rispettare gli obiettivi prefissati e prova l’assenza di un esercizio puntuale di contenimento delle varie voci contabili – sono state le parole di Luca Bacciarini (Plr) –. Il buon andamento delle entrate ha sì permesso di relativizzare il problema, tuttavia è legittimo chiedersi, se con maggiore rigore, Chiasso avrebbe potuto conseguire un avanzo di gestione ancor più florido a beneficio dei tempi che ci attendono». Critico Gianandrea Mazzoleni (Lega-Udc). «Fortunatamente il gettito fiscale è aumentato in modo talmente importante che il Municipio non ha potuto anche quest'anno nascondere il ‘tesoretto’ e quindi ha dovuto inserire sopravvenienze per 6 milioni». Preannunciando l'astensione del gruppo «per mancata condivisione della strategia finanziaria», Mazzoleni si è detto infastidito perché «Chiasso passa sempre come un comune senza soldi e alla canna del gas, che è costretto ad aumentare il moltiplicatore perché non riesce a far fronte alle spese. La nostra situazione finanziaria è molto più florida rispetto a Comuni limitrofi che però non lo pubblicizzano e non si piangono addosso». Anche per Amedeo Mapelli (Ppd) il continuo aumento del fabbisogno «nonostante i richiami del Consiglio comunale e l'aiuto del consulente esterno deve far suonare più di un campanello d'allarme. La situazione che stiamo vivendo è eccezionalmente grave e in futuro avrà ripercussioni sulla vita reale di tante persone». Per Marco Ferrazzini (Us-I Verdi) «il Municipio usa troppa prudenza. Come indicato nel rapporto della Gestione, una valutazione meno rigidamente prudente del gettito fiscale di competenza permetterebbe, pur senza stravolgimenti contabili, una valutazione maggiormente realistica della situazione finanziaria». Il sindaco Bruno Arrigoni ha affermato che «il nostro moltiplicatore è elevato e lo sappiamo, ma o si fanno tagli notevoli o, nell'ambito di una manovra finanziaria anche impopolare, cerchiamo di rientrare in determinati parametri e offrire certi servizi». A mente del sindaco, la cittadina si è comportata da «comune polo: abbiamo cercato di contenere i costi e aumentare i ricavi dove possiamo fare meglio, stoppato l'indebitamento da un paio d'anni e diminuito gli investimenti spalmandoli su più anni». Con l'eredità del coronavirus «sarà difficile tornare con un moltiplicatore all'87 per cento ma ci lascia tranquilli l'evoluzione delle imposte per i prossimi anni». I commissari della Gestione hanno invitato l'esecutivo a farsi promotore, in vista di un'aggregazione del Basso Mendrisiotto, di un gruppo di lavoro che coinvolga comuni, Cantone, enti e organizzazioni legate al territorio al fine di creare una nuova e autentica sensibilità in merito al tema. «Lo spostamento delle elezioni di un anno di certo non ci facilita – è stato il commento del sindaco –. Mi trova d'accordo il principio di partire dal basso per arrivare a creare una buona base». 

Sostegno all'economia locale

Nessun problema per il credito quadro straordinario di 2'110'000 franchi, concesso con un'astensione, voluto dal Municipio per contrastare gli effetti negativi della pandemia Covid-19 tramite misure di breve e medio-lungo periodo, investimenti a favore dell'economia locale, nonché incentivi a favore dell'efficienza energetica e lo sfruttamento delle energie rinnovabili negli edifici. Denise Maranesi (Us-I Verdi) ha sostenuto che «il primo investimento da fare per l'economia locale è la sistemazione della pavimentazione di Corso San Gottardo, che si trova in uno stato pietoso». Claudio Schneeberger (Lega-Udc) ha invece invitato il Municipio a «monitorare costantemente l'andamento della situazione economica e sociale della città». A breve, ha fatto sapere la capodicastero Economia Roberta Pantani Tettamanti, sarà pronta anche la piattaforma chilometrozero.ch ideata dalla Città di Lugano e verrà convocata una riunione con i commercianti che si sono detti interessati ad aderire.

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