Mendrisiotto

La Precicast di Novazzano rinuncia a una ventina di interinali

Le conseguenze del Covid-19 e della chiusura forzata si fanno sentire anche nell'azienda del Mendrisiotto, legata al settore dell'aeronautica

(Ti-Press)
2 giugno 2020
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Come altre aziende in Ticino anche la Precicast di Novazzano si è ritrovata costretta a fare i conti con gli effetti collaterali della pandemia da Covid-19 e la chiusura forzata delle attività economiche. L’azienda, che opera in particolare per i settori dell’aeronautica e dell’aerospaziale, della biomedicina e della produzione di energia e oggi impiega circa 480 addetti, ha dovuto ridimensionare una parte della sua forza lavoro e rinunciare così a 23 collaboratori interinali dell’ottantina occupata d’abitudine. Tutti lavoratori, ci conferma dall’Ocst Nenad Jovanovic, ai quali è stato recapitato un “regolare preavviso”. La comunicazione è stata ufficializzata venerdì scorso. Ma non è finita qui. A ritrovarsi fra le mani una disdetta sono stati anche 3 dipendenti del settore amministrativo: fra loro si conta pure un alto dirigente.

Sta di fatto che quanto si sta verificando nel mondo industriale ticinese - la Precicast fa seguito a Mikron e Agie - preoccupa il sindacato Unia. "Del resto - ci fa notare Vincenzo Cicero -, i 23 lavoratori in alcuni casi operavano in ditta da parecchi anni. Tant'è che hanno ricevuto un preavviso di un mese. Insomma, erano a tutti gli effetti una componente dell'organico in forze all'industria di Novazzano".

La notizia, declinata al condizionale, era rimbalzata nel pomeriggio di oggi, martedì, da una nota diffusa dal Movimento per il socialismo (Mps). Nota in cui si ipotizzava la ’soppressione di una ventina di posti di lavoro’. In realtà, come verificato a livello sindacale, la ditta non ha effettuato alcun taglio a livello del personale produttivo alle sue dipendenze dirette, ma è intervenuta sui lavoratori su chiamata, seppur consolidati. Restano evidenti le difficoltà legate agli ambiti di riferimento della Precicast (come quello dell’aeronautica), messi, come detto, in difficoltà dal coronavirus. Con la conseguenza di vedersi annullate delle ordinazioni. Al momento non ci è stato possibile raggiungere i vertici dell’azienda.

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