Mendrisiotto

Mendrisio, il municipale Giorgio Comi passa il testimone

Le dimissioni dell'esponente socialista saranno ufficializzate martedì. Raccoglie la sfida la capo gruppo di IaS Françoise Gehring

Comi e Gehring
8 maggio 2020
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La decisione definitiva l'ha presa giusto in questi giorni. Giorgio Comi ha fatto la sua scelta: si congederà dalla politica comunale dopo sette anni di impegno attivo. Una scelta peraltro annunciata quella del municipale socialista di Mendrisio, visto che prima della pandemia, con all'orizzonte le elezioni comunali - fissate ora per l'aprile del 2021 -, aveva confermato che non avrebbe sollecitato un nuovo mandato. Poi il Covid-19 ha cambiato tutto e al pari del collega del Ppd Marco Romano ha ritenuto giusto restare per "senso del dovere", come ci aveva detto a marzo. Il Municipio della Città ufficializzerà le dimissioni martedì. Da quel momento Comi resterà in carica fino alla metà di luglio.

Comi: 'È il momento ideale per passare il testimone"

"Questo è il momento ideale per lasciare - conferma a 'laRegione' lo stesso Comi -. Superata la crisi acuta bisognava capire quando effettuare la 'staffetta'. I prossimi due mesi, quindi, mi daranno la possibilità di preparare al meglio la transizione". Un tempo che anche chi succederà all'esponente di Insieme a Sinistra intende utilizzare al meglio: Françoise Gehring, prima subentrante e attuale capogruppo in Consiglio comunale, è pronta a raccogliere la sfida. Tanto più che la sua presenza al tavolo dell'esecutivo raddoppierà la presenza femminile. "Non è un mistero per nessuno se affermo di essere felice di poter lavorare con Francesca Luisoni (Ppd), prima donna in Municipio della Mendrisio aggregata. Sono infatti convinta che le donne siano una componente importante. Una società senza le donne è una società dimezzata e immobile. Le donne sono competenti e ragionano in termini di generazioni più che in termini di scadenze elettorali".

Oggi più che mai, sulle spalle la battaglia contro il Covid-19, sarà importante farlo. "In queste settimane - fa capire Comi - ci siamo resi conto che la fase dell'emergenza non è conclusa, ma che in questi mesi abbiamo affinato strategie e procedure che sembrano dare buone risposte". A questo punto, quindi, occorre guardare oltre. Una esigenza che il municipale uscente la settimana scorsa ha condiviso con il gruppo. "Giorgio Comi - annota Françoise Gehring - ha avuto il senso di responsabilità di restare in carica per assicurare la gestione della fase acuta della crisi. Nell’ora del graduale ritorno alla normalità – o presunta tale - ha deciso di passare il testimone".

La parola chiave adesso è continuità. "La volontà comune è quella di proiettarsi verso il futuro - spiega Comi - e di prendere spunto, ci conto, da quanto fatto in questi anni per continuare nell'impegno a favore del servizio sociale (da intendere non solo come risposta al bisogno ma pure come aiuto a partecipare alla vita della Città) e del contesto ambientale e nella sensibilità verso l'accoglienza dell'altro, che sia lo straniero o, più che mai ora, l'anziano". Sul tavolo, ricorda ancora il municipale, ci sono, del resto, "grossi progetti a cui reagire, come il traffico, l'avvenire del comparto Valera, e le nuove modalità di vita dettate dalla pandemia. Ci sarà un grosso lavoro da fare".

Gehring: 'Sarà il tempo delle incognite e delle fragilità'

Françoise Gehring è la prima a esserne consapevole. "Sento sicuramente il senso di responsabilità, che pesa - ci confessa -. Pesa perché assumerò la carica in un momento molto particolare, in cui si sommano incognite e fragilità tanto a livello sociale, quanto a livello economico. Sono difficoltà che occorrerà naturalmente affrontare con tutto il Municipio trasformando le sensibilità e le capacità di ognuno in visioni per il futuro. Io cercherò evidentemente di fare al meglio delle mie possibilità portando avanti il progetto dell'AlternativA - Verdi e Sinistra insieme. Un progetto collettivo in cui crediamo e che resta una realtà". Anche se il Covid-19 ha differito questa nuova esperienza politica. "Il fronte progressista e ambientalista di Mendrisio non si è spento con il coronavirus. C'è ed è pronto a fare sentire la sua voce.  Soprattutto in un momento così delicato come quello che stiamo attraversando. Perché il punto non è solo ripartire e con il contributo delle donne, che si tendono a dimenticare. Ma ripartire per andare dove? In quale direzione?".

Interrogativi che si aggiungono ad altri, aperti dalla campagna elettorale poi interrotta dall'emergenza sanitaria. "In effetti, l’ultima volta che ci siamo viste era per un’intervista. Ed era in piena campagna elettorale. Mi ricordo che il bilancio di genere aveva tenuto banco. Un progetto importante per la città che, però, si è fermato. E certamente mi farà piacere portarlo avanti in altre vesti e con altre responsabilità". Quell’intervista, ci ricorda la nostra interlocutrice, non è mai stata pubblicata. "L’irruzione del Covid-19 ha sparigliato le carte e ha sconvolto la vita di tutti e di tutte, generando anche tanta sofferenza attorno a noi. In tutto questo scombussolamento, il rinvio delle elezioni comunali è, a ben vedere, un dettaglio". Adesso il pensiero va al prossimo incarico. "Mi preparo ad affrontare questa sfida con senso di gratitudine verso gli elettori e le elettrici che mi avevano accordato la loro fiducia nel 2016. Ma soprattutto con grande modestia e umiltà. E soprattutto ponendo l'ascolto al centro. Con la consapevolezza che chi è in politica può passare dalle stelle alle stalle in un batter d'occhio - annota con pragmatismo Gehring -. Considero il confronto importante per la democrazia, purché sia basato sul rispetto e la buona fede. Non credo nel modo più assoluto all'immagine dell'uomo solo al comando. Credo nel collettivo e nel pluralismo, ben sapendo che i politici sono solo di passaggio".

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