Mendrisiotto

Tentato furto alla Loomis, condannata anche la 'mente'

Il 51enne di Foggia, estradato dall'Italia dovrà scontare 36 mesi di cui 18 sospesi con la condizionale. Poi verrà espulso

10 gennaio 2020
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Era l’ultimo che mancava all’appello per chiudere il capitolo giudiziario legato al tentato furto alla Loomis di Chiasso del 25-26 febbraio 2018. Il 51enne di Foggia estradato a fine novembre dall’Italia è comparso stamattina davanti alla Corte delle Assise criminali di Mendrisio per rispondere di tentato furto, danneggiamento, violazione di domicilio, infrazione alla Legge federale sulle telecomunicazioni.
Giudicandolo con formula di rito abbreviato - anche se l’imputato, dopo aver accettato l’atto d’accusa e quindi la condanna, avrebbe gradito una riduzione di qualche mese - la Corte presieduta dal giudice Amos Pagnamenta lo ha condannato a 36 mesi di detenzione, di cui 18 sospesi per un periodo di prova di due anni. Il 51enne, difeso dall’avvocato Yasar Ravi, è stato espulso dalla Svizzera per 8 anni. Quando verrà scarcerato “tornerò in Italia: ho sempre lavorato e devo continuare a farlo”.


L’inchiesta della procuratrice pubblica Chiara Borelli ha portato all’arresto e alla successiva condanna di 18 persone residenti nella provincia di Foggia. Nelle loro intenzioni, quello alla Loomis sarebbe stato il ‘colpo della vita’. La loro azione, la pp lo ha sostenuto nei vari processi, è stata quella di una banda molto organizzata che da mesi si preparava minuziosamente ad assaltare la ditta attiva nella logistica di valori con sede a Chiasso.

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