Mendrisiotto

Roberta Pantani sarà in lista a Chiasso

La municipale uscente leghista va alla ricerca del suo quinto mandato nell'esecutivo cittadino

Rilancia (Ti-Press)
10 gennaio 2020
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Roberta Pantani ci sarà. Sarà il suo nome a ‘capitanare’ la lista Lega-Udc-Indipendenti alle elezioni comunali di Chiasso. L’attuale vicesindaco della cittadina di confine ha sciolto le riserve e ha deciso di candidarsi per la quinta volta al Municipio. «Dopo l’esito delle Federali ci ho pensato molto – ammette Pantani contattata da ‘laRegione’ –. Anche dopo 16 anni, quello del municipale è un lavoro sempre appassionante perché mettersi a disposizione e lavorare per la propria città, oltre a essere un onere è soprattutto un grande piacere». Bocche cucite, almeno per il momento, sulle ambizioni. Pantani punta al sindacato? «L’obiettivo minimo è mantenere il seggio in Municipio. È un ruolo che conosco molto bene. Dopo 16 anni le dinamiche sono chiare e so come funziona l’amministrazione». Grazie anche all’intervento del consulente esterno IQ Center, «questo quadriennio abbiamo ricevuto input interessanti per poter migliorare i rapporti tra esecutivo e amministrazione e anche all’interno dell’amministrazione stessa. Un cantiere importante che va portato avanti». Archiviati gli impegni da Consigliera nazionale, «già dal 21 ottobre scorso», Roberta Pantani è tornata a occuparsi «in maniera più intensa» dei dicasteri Economia e Socialità. «Ho la possibilità di essere più presente, e quindi incontrare più spesso i miei funzionari, e occuparmi in modo più vicino delle questioni che riguardano i miei dicasteri. So che per alcuni cittadini questo mio doppio impegno era considerato un ‘handicap’. Ricordo però che nell’attuale deputazione ticinese ci sono due sindaci e, come ho detto anche in passato, molti ex colleghi erano sindaci o membri di esecutivo. Ma ormai è un capitolo chiuso».

Quadriennio ‘di riflessione’

Al Municipio di Chiasso è stato spesso rimproverato di non avere concretizzato molto. Che quadriennio è stato? «Di riflessione – risponde Roberta Pantani –. Non è vero che non abbiamo fatto nulla. Abbiamo lavorato, ma la situazione finanziaria non ci ha permesso di investire come negli anni precedenti». Adesso, però, «i nodi vengono al pettine e abbiamo diverse strutture che necessitano di interventi importanti che dovranno necessariamente essere effettuati nel prossimo quadriennio». Un esempio? «Limitandomi ai miei dicasteri, Casa Soave necessita di un ammodernamento quasi integrale. Tutti vorremmo una struttura nuova e al passo coi tempi, ma non dimentichiamoci che all’interno vivono persone anziane bisognose di cure e una ristrutturazione passa anche attraverso disagi che sarebbero importanti». Passando ai Dicasteri gestiti da Pantani, quello meno visibile è l’Economia. «Forse bisognerà ripensare contenuto e obiettivi – ammette –. Si tratta di un dicastero che andava accorpato alle finanze perché i due temi non possono essere scissi ma, per questioni politico-strategiche, non è stato fatto». Come è pensato oggi, «è un dicastero senza portafoglio». Il dicastero Socialità, che da questo quadriennio riunisce gli istituti e i servizi sociali, «è importante perché si occupa delle fasce più deboli e restituisce uno spaccato della popolazione di Chiasso che magari non si conosce ma esiste». I due team, sottolinea la responsabile, «hanno una competenza riconosciuta a livello cantonale e sono in grado di far fronte a situazioni particolari e difficili». Frequenze, il progetto che cerca di reinserire nel mondo lavorativo le persone in assistenza «con competenza e mediazione non indifferenti», è oggi quasi interamente finanziato dal Cantone. «La strada imboccata è quella giusta: sarebbe importante per tutti riuscire a fare di Chiasso l’esempio di come si riesce a ‘svoltare’ in questo settore». Il prossimo quadriennio dovrebbe arrivare a conclusione la costituzione dell’Ente per gli istituti sociali Chiasso e Balerna. Il dossier «sta continuando. È stato modificato, smussato e migliorato seguendo le richieste arrivate dalla commissione speciale del comune di Balerna. È un progetto importante che permetterà di avere una struttura degli istituti sociali più ampia sul territorio e, grazie alla messa in rete, un miglioramento di competenze, servizi e cure».

‘È mancato il coraggio politico’

Al capitolo rimpianti, Roberta Pantani non ha dubbi. «Sono sempre stata una fautrice dell’aggregazione che dovrà passare da un comune del Basso Mendrisiotto. Ma nonostante i buoni propositi, nel gruppo di collaborazione intercomunale, di aggregazione non si è proprio parlato: è mancato il coraggio politico» essendo un tema che «va discusso a quattr’occhi con i comuni attorno a noi per capire quali sono le strategie future». Gli appelli aggregativi dell’ultimo Consiglio comunale hanno trovato l’accordo di Roberta Pantani. «Mi sarebbe piaciuto sentire le stesse parole anche nei legislativi dei Comuni vicini, per capire se anche loro la pensano allo stesso modo».

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