Mendrisiotto

'La magia di Elia', storia di musica e d'amicizia

I desideri di Katya Camponovo sono diventati un libro che, complice incontri fortunati, ha due ‘padrini’ d’eccezione: Ezio Bosso e Gian Luca Verga

12 ottobre 2019
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Anche solo tenerlo fra le mani, con la sua copertina dai colori dell’arcobaleno, è un grande successo e un’emozione per Katya Camponovo. Questa sua prima pubblicazione ancora fragrante di stampa (con quel buon odore di nuovo) è ben più di un libro. «È un po’ come un figlio», ci confessa sommessamente. La gestazione del progetto, del resto, è stata lunga – «Ho lottato per due anni» –; realizzarlo è costata fatica. Non è semplice per una «apprendista scrittrice» (come preferisce definirsi) riuscire a trovare il modo di dare alle stampe un’opera prima, ci fa capire a chiare lettere. Poi, però, un bel giorno tutto è andato al suo posto.

Sarà stato merito de ‘La magia di Elia’ (edito da Fontanaedizioni)? «Forse. Diciamo che ho avuto un pizzico di fortuna; per me il caso non esiste», ci dice l’autrice, nata negli anni Settanta (per citare le note biografiche), impiegata. Quella buona sorte che ha messo sulla strada di Katya Camponovo delle persone speciali come Ezio Bosso, musicista e “pianista all’occorrenza”, e Gian Luca Verga, giornalista Rsi, che firmano le prefazioni. Sta di fatto che oggi la storia di Elia, un bambino speciale come i suoi padrini, è diventata realtà. Come è nata? «Volevo scrivere un libro per bambini. E raccontare con semplicità la storia del suo protagonista, Elia (che, lo riconosco, si ispira a Ezio Bosso), introducendo anche ai più piccoli il tema della disabilità. L’ambizione è quella di veicolare il messaggio che esistono solo le persone, non le loro diversità». In effetti, nel libro ci sono delle parole chiave. «Che sono musica e amicizia – conferma Katya Camponovo –. Quella musica che è la passione di Ezio Bosso; il quale crede molto nel senso dell’amicizia e nei legami con le persone». Come è andata che ha incrociato il cammino di questo direttore d’orchestra torinese di fama internazionale. «Anche qui tutto è successo in modo inaspettato – spiega –. Attraverso delle conoscenze un paio di anni fa sono riuscita a contattarlo e a parlargli del mio progetto. Poi con sorpresa un giorno di luglio del 2017 ricevo una mail; e allegata c’era la prefazione al libro. L’idea gli era piaciuta». Ma da quanto si capisce non è finita lì. «Ho avuto la possibilità di incontrarlo in occasione del suo ‘showcase’ alla Rsi il dicembre scorso. Bosso, come Gian Luca Verga, mi ha accompagnata in questa mia esperienza letteraria, dandomi fiducia e spronandomi a essere determinata». Una determinazione sfociata nella decisione di destinare parte del ricavato delle vendite all’Associazione Mozart14 di Bologna, che lavora con la musicoterapia – e che ha nel maestro Bosso un ambasciatore internazionale – e a Unitas, l’Associazione per ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana. «Mi piace vedere le persone con il sorriso. Confido, quindi, di poter essere d’aiuto con questa mia iniziativa», annota speranzosa la ‘mamma’ di Elia. Ci sarà un seguito a questa pubblicazione? «Un libro non fa di me una scrittrice. Ma ho già altri scritti nel cassetto, sui quali ho ricevuto dei riscontri positivi – ci anticipa Katya Camponovo –. Certo, non lo nascondo, mi piacerebbe poter continuare su questa via e farmi conoscere come autrice per bambini. Eppoi ho capito che la scrittura mi fa bene». Anche per lei prendere la penna in mano è terapeutico? «Quando ho iniziato a scrivere la storia di Elia era un periodo un po’ così; avevo bisogno di evadere. E mi sono resa conto che mi giovava e il racconto funzionava. Ho pensato che potesse essere ‘benefico’ anche per altri. E sono andata avanti».

Elia ha degli amici su Facebook

Del resto, Elia ha già un seguito. «Anche in questo caso – ripercorre l’autrice – è cominciato tutto dall’idea di aprire la pagina Facebook ‘Gli amici di Elia’ (dove si trovano le informazioni). E ho scoperto di avere dei fan, che facevano il tifo per me, affinché pubblicassi la storia. E questo mi ha dato coraggio». Adesso, però, per conoscere Elia più da vicino è il caso di andare in libreria: la presentazione ufficiale sarà in novembre alla Libreria del Corso a Chiasso. «Che a sua volta ha avuto un ruolo importante; e dove ho incrociato l’illustratrice del libro, Micaela Scordia». Un altro incontro fortunato.

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