Mendrisiotto

'L'unico vincitore è stato il titolare della ditta'

Consonni Contract, la difesa del 'caporale', oggi un pensionato, ha chiesto una pena non superiore ai 6 mesi qualora venisse riconosciuto colpevole

Per la difesa 'il capo cantiere era un operaio come gli altri' (Ti-Press)
2 ottobre 2019
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Il capo cantiere non è stato correo del 'boss'. Il difensore del 'caporale', che ha denunciato il 'sistema', chiede una riduzione di pena. È vero, il 'caporale' della Consonni Contract di Chiasso ha aiutato consapevolmente il suo 'boss' a reclutare quegli operai (poi sottopagati) da mandare sui cantieri esteri dell'impresa, ma non era parte integrante del 'sistema'. Anzi, quando gli uomini della 'sua' squadra si sono ribellati, lui ha saputo da che parte stare.

Il difensore dell'ex capo cantiere, l'avvocato Stefano Fornara, ha chiesto alla Corte di dare la giusta collocazione alle figure di questa vicenda di mala edilizia. Un caso che per il sindacato Ocst, il primo a scoperchiare il vaso di Pandora, è il più grave mai emerso i Ticino. Pronto a rimettersi alla decisione della Corte sulla valutazione del reato di usura contestato dall'accusa (la pp Chiara Borelli), la difesa dell'uomo, oggi un pensionato, ha chiesto una riduzione decisa della pena qualora il suo assistito venisse riconosciuto colpevole. Ai 24 mesi (sospesi) proposti dalla pp, il difensore ha risposto, infatti, chiedendo una condanna non superiore ai 6 mesi. Del resto, i motivi, a suo dire, non mancano. L'ex capo cantiere non solo ha sempre tenuto una posizione "lineare", ma ha già pagato cara la sua scelta di denunciare le pratiche di una società dagli appalti milionari. Muscolare, poi, la reazione della difesa alla strategia dei patrocinatori dell'imprenditore canturino; che ha inteso, ha sottolineato, gettare "fumo negli occhi e fango sul suo assistito". Altro che ideatore del sistema, altro che "meccanismo win win": l'unico vincitore di quel gioco è stato il titolare della ditta, "non sono stati certo i dipendenti". Anche perché il capo cantiere era un operaio come gli altri e "non ha avuto nessun interesse monetario diretto" nella prassi delle buste paga fittizie. Vantaggio pecuniario che l'accusa ha stimato in oltre mezzo milione per il periodo alla lente, dal 2008 al 2016.

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