Radar, prima la sicurezza poi la cassa

Anche i controlli radar fanno parte della sicurezza di prossimità. Parola dell’autorità di Mendrisio che ne ha fatto uno strumento per rispondere alle segnalazioni, innanzitutto, dei cittadini. Il “coinvolgimento attivo della cittadinanza” – che sia diretto o mediato dalle istituzioni – aiuta a individuare i problemi e a trovare la soluzione di nodi viari.

A conti fatti vale più questo che non l’incasso delle multe. Introito che, di fatto, pesa per meno del 7 per cento sulla totalità delle contravvenzioni staccate nell’intero comprensorio del capoluogo. Volendo fare un po’ di statistica, come sollecitato in una interrogazione dai consiglieri del gruppo Lega-Udc-Ind., nel 2018 la Polizia comunale ha effettuato 12 controlli della velocità in 60 punti del territorio, scoprendo 468 infrazioni. In due casi si è arrivati a proporre la revoca della licenza di condurre per eccesso di velocità. Non a caso, al di là degli aspetti tattici, fa notare ancora il Municipio, si orientano le verifiche – quindi i radar – in base ai luoghi sensibili – come scuole e zone 30 – e orari, oltre, come detto, alle indicazioni di cittadini, Comuni convenzionati o altri Corpi di Polizia su possibili strade a rischio. Quanto alla scelta del giorno o della fascia diurna o notturna non risulta essere determinante. La Polizia, fa sapere l’esecutivo, ha a disposizione un radar mobile e una pistola laser con cui coprire l’arco delle 24 ore.

Diverso il discorso sulla collaborazione fra Polizie. “I controlli di velocità – conferma l’autorità locale – sono gestiti in modo centralizzato e concertato tra la Polizia cantonale e le varie Polizie comunali del Cantone”. La comunicazione passa, infatti, tramite la piattaforma comune e l’informazione viene resa pubblica settimanalmente.