Mendrisiotto

Quei ricordi e quelle emozioni davanti a un caffè

L'architetto Mario Botta ricorda l'amico Graziano Papa. 'Era un vero intellettuale 'umanista''

(foto Ti-Press)
17 febbraio 2019
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Con Graziano Papa ci eravamo promessi di rivederci ancora di sabato mattina, come, di tanto in tanto, era successo negli ultimi tempi. Gradiva questa nostra visita (condivisa con il collega Pietro Boschetti ) che ci permetteva di rivivere, attorno a una tazza di caffè, ricordi ed emozioni che risuonavano ormai per tutti come un’eco lontana. Ogni volta mi sorprendeva l’adesione sincera alle immagini, allo spirito e ai segni delle forme architettoniche di cui noi, inevitabilmente, eravamo messaggeri. Graziano Papa con garbo, intuito e passione chiedeva spiegazioni fin dentro i minuti dettagli. Da parecchi anni seguiva il nostro lavoro, e per quanto gli era possibile cogliere dalle illustrazioni, formulava critiche e apprezzamenti sorprendenti. Da vero intellettuale ‘umanista’ cercava i valori primordiali della natura e del paesaggio per valutarli nella misura in cui si trasformavano presenze reali del vivere collettivo. La sua adesione per le bellezze della natura nelle sue più svariate configurazioni, il suo ‘romanzo della natura’, confluiva con continuità e attenzione alle trasformazioni attuate dall’uomo.

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