Mendrisiotto

Condannato (di nuovo) per abusi sulle figlie dell'ex moglie

La Corte d'appello di Locarno conferma l'impianto accusatorio e infligge 3 anni e 3 mesi da espiare, riducendo (di poco) la pena per il tempo trascorso dai fatti

(foto Ti-Press)
14 febbraio 2019
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Lui, un 42enne egiziano, il 23 gennaio scorso, aveva riaffermato la propria innocenza anche in aula a Locarno. Ma la Corte d'appello e di revisione penale, presieduta dalla giudice Giovanna Roggero-Will, ha confermato colpevolezza e condanna. L'uomo si è macchiato di ripetuti atti sessuali con fanciulli – vittime le due figlie dell'allora moglie – e di trascuranza negli obblighi di mantenimento. Reati che lo hanno portato a una pena in secondo grado di 3 anni e 3 mesi da espiare, oltre a un duplice risarcimento per torto morale (per un totale di 30mila franchi). Consolidato l'impianto accusatorio, il verdetto è stato rivisto leggermente verso il basso – la Corte delle Assise criminali di Mendrisio nel dicembre del 2017 gli aveva inflitto 4 anni – alla luce del lungo tempo trascorso dai fatti, avvenuti fra il 2002 e il 2012. Una circostanza di cui si è tenuto conto nella commisurazione della pena, sebbene non sia sufficiente per concedere l'attenuante specifica.

La Corte non è, per contro, entrata nel merito dei reati per i quali la Svezia – dove il 42enne era fuggito poco prima del primo processo – non ha concesso l'estradizione (la trascuranza e alcuni dei suoi comportamenti). Tant'è che, come detto, i reati contestati sono stati recepiti in toto anche in appello.

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