Mendrisiotto

Scoprire la cultura scientifica

Il Liceo di Mendrisio ha ospitato il TecDay, una giornata pensata non solo per futuri ingegneri

24 novembre 2018
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‘Cosa ci svela la luce delle stelle’, ‘Dall’atomo al pensiero: uno sguardo sul fenomeno umano’. Ancora: ‘Creo la mia App!’, ‘Sviluppiamo i materiali del futuro’ e ‘Come accendere un sole sulla terra?’. Ne riportiamo solamente cinque, ma gli allievi del Liceo cantonale di Mendrisio, ieri, hanno potuto seguire oltre una quarantina di moduli. Tutti con un unico filo conduttore: la tecnologia. Nella sede scolastica, è infatti andata in scena l’ultima tappa del TecDay (dopo essere sbarcata nelle altre sedi cantonali), ovvero una giornata – «che non può che fare bene» ha sottolineato il vicesindaco di Mendrisio, nonché docente di fisica al Liceo, Paolo Danielli – dove decine di relatori, provenienti dalle Università di tutta la Svizzera, dagli istituti di ricerca e dall’industria, illustrano il loro operato agli allievi, coinvolgendoli attivamente per mostrare l’importanza delle scienze tecniche nella loro professione e nella vita di tutti i giorni. Già, perché la tecnologia, volenti o nolenti, è ormai parte integrante della nostra quotidianità. «Dobbiamo sapere fino a dove vogliamo andare con la tecnologia», ma allo stesso tempo «renderci conto di quanto questa sia importante» ha ricordato in apertura di conferenza stampa la vicepresidente dell’Accademia svizzera delle scienze tecniche (Satw) Monica Duca Widmer. Un input, quello di offrire ai giovani un’occasione preziosa per avvicinarsi al mondo delle scienze tecniche, che ha sin da subito fatto breccia nei Licei, così come nell’Usi e nella Supsi. D’altronde, ha sottolineato il direttore generale di Supsi Franco Gervasoni, «nel futuro la società si troverà sempre più confrontata con la necessità di saper convivere e interagire intelligentemente con le nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione». Un mondo, insomma, in continua espansione e che richiede anche una certa formazione e TecDay, in tal senso, si pone anche quale attore per la sensibilizzazione dei giovani nei confronti dell’attrattiva di questo tipo di professioni. «Sensibilizzazione – ha evidenziato Gervasoni – che diventa un elemento centrale per assicurare che un numero sempre più elevato e adeguato di studenti, anche a livello universitario, scelgano consapevolmente questi settori».

Orientamento professionale

Anche perché, gli ha fatto eco il direttore del Dipartimento tecnologie innovative della Supsi Emanuele Carpanzano, «la tecnica è molto diversa da quella che poteva essere in passato». Insomma: «È molto interessante e meno ostica». Grazie alle tappe di TecDay, quasi 4mila allievi hanno dunque avuto la possibilità di avvicinarsi, conoscere o scoprire questo mondo. «Un importante momento di orientamento professionale» ha aggiunto il direttore del Liceo Gianluigi Ferrari, in cui gli allievi hanno potuto rendersi conto «come discipline spesso considerate ‘ostiche’ nel percorso liceale, possano avere sbocchi professionali interessanti e straordinari grazie alle loro applicazioni nella pratica di tutti i giorni». Per gli studenti «è importante l’immersione in giornate come questa – ha specificato il direttore della Sezione dell’insegnamento medio superiore Daniele Sartori –, indipendentemente dall’indirizzo di studio che intraprenderanno dopo la maturità. La promozione della formazione in ambito scientifico o tecnologico può infatti avvenire in forma diretta, cercando di interessare direttamente gli allievi, ma anche in forma indiretta, contribuendo a fare in modo che nella società stessa vi sia l’humus necessario allo sviluppo dell’interesse per queste discipline». Studenti e studentesse si è in seguito sottolineato. Già, perché le donne, nel settore, sono «una minoranza molto significativa», ha specificato la ricercatrice della facoltà di informatica dell’Usi Monica Landoni. E allora, donne: dove siete? «Giochiamo con degli stereotipi che devono essere cambiati». Sono professioni che non fanno distinzioni di genere.

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