Mendrisiotto

Ente autonomo Balerna-Chiasso: il rinvio o la bocciatura

Il dossier sull'istituto per anziani lascia troppe domande aperte e poche garanzie: a Balerna la maggioranza delle Petizioni scrive al Municipio

archivio Ti-Press
8 ottobre 2018
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A Balerna di questi tempi la parola chiave è ‘rinvio’. O il dossier sull’Ente autonomo di diritto comunale ‘Istituto per anziani Balerna-Chiasso’ verrà ritirato o sarà bocciato. La linea sui banchi di Plr, Verdi e Sinistra ormai è chiara. Di sicuro nella maggioranza della Commissione delle petizioni e in parte in seno alla Gestione lo è di sicuro. Dopo che la proposta verbale, in settembre, non ha fatto breccia nell’esecutivo, oggi si è pronti a mettere nero su bianco in un rapporto la richiesta formale e a rispedire il messaggio al mittente, nonostante il complemento concesso dall’autorità balernitana. In una missiva recapitata in questi giorni a Palazzo comunale Simona Arigoni (Verdi), Marco Bavera e Roberto Cattaneo (Plr) e Susanne Bedulli (La Sinistra) non hanno usato perifrasi. Il resoconto della maggioranza delle Petizioni dirà tutte le perplessità rimaste in sospeso e le domande inevase. L’incarto, fanno capire i firmatari dello scritto, risulta al momento essere “insufficiente a sciogliere i nostri dubbi e a darci le garanzie che reputiamo necessarie per il futuro del Centro anziani”. Una posizione che sono pronti a sottoscrivere anche altri consiglieri comunali. Nella lista figurano Gianpiero Rigozzi (La Sinistra), Carlo Valsangiacomo e Maurizio Luisoni, entrambi, Plr, membri della Gestione, e i colleghi Damiana Chiesa (La Sinistra), Daniela Benzoni (Verdi), Ezio Crivelli e Pamela Fattorini Giuliemma del Plr. Il che rende evidente come, sull’altro fronte, si trovino il Ppd e la Lega-Udc-Ind..

Il legislativo rilancia

In realtà verso la fine di settembre il Municipio guidato da Luca Pagani aveva fatto (via lettera) un nuovo tentativo all’indirizzo delle due Commissioni, dicendosi pronto a cercare “un più largo consenso” e mettendosi a disposizione per “procedere agli opportuni chiarimenti”. L’invito rivolto a Gestione e Petizioni? Segnalare aspetti da approfondire e richieste puntuali, da portare poi davanti al Gruppo di lavoro. L’obiettivo dell’esecutivo? Completare o rielaborare il messaggio municipale. Messaggio che il Comune partner della messa in rete, Chiasso, ha già iscritto nell’agenda del prossimo Consiglio comunale, il 15 ottobre. La risposta dei commissari delle Petizioni, autori della missiva, non lascia però spazio a ripensamenti. Da parte loro, si annota a chiare lettere, non saranno inviati “nessuna domanda, né richieste di approfondimento”. Questo modo di procedere appare, infatti, “improprio”, vista “l’importanza del tema”. Che stride pure, si osserva, con la fretta manifestata da subito dall’esecutivo e motivata dal rischio di una transizione troppo lunga. A essere rischiosa, agli occhi dei commissari della maggioranza, è semmai “l’eccessiva fiducia nelle capacità risolutive dell’ente autonomo”. Ecco che la ricerca di una adesione più ampia era compito e responsabilità del Municipio, si rilancia. Sta di fatto che né la prima versione, né il complemento del dossier hanno saputo, spiegano i firmatari, illustrare appieno i “possibili vantaggi e gli eventuali svantaggi” rispetto alla situazione attuale. Di conseguenza non risulta chiaro “se la soluzione proposta sarebbe in grado di risolvere i problemi prospettati (sia di tipo strutturale, sia legati alla gestione del personale) peraltro non documentati con sufficiente trasparenza”.

Ma i dubbi resistono

Ai consiglieri, si lamenta, è stato negato l’accesso al rapporto dell’infermiere cantonale sulla verifica del 2015 e allo studio della Supsi condotto nel 2017 nell’ambito del progetto ‘Bientraitance’. In conclusione, nella maggioranza delle Petizioni resistono non pochi punti aperti. Le tematiche che premono sono legate a “organigramma, natura e portata dei miglioramenti previsti, garanzie per il personale, margini di autonomia, aspetti finanziari” e non da ultimo statuto e mandato dell’Ente. Cosa resterà, insomma, dei fondamenti del Centro anziani di Balerna? A questo punto non si intravvede che una via d’uscita: intavolare la discussione nell’aula consiliare. Con quale esito? Sulla carta si prospetta un testa a testa.

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