Mendrisiotto

Nessun effetto sospensivo, il rally si farà

Lo ribadisce il presidente del Consiglio di Stato respingendo l'istanza provvisionale: la sospensione comporterebbe un 'pregiudizio irreparabile per l'organizzatore'

29 agosto 2018
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Il rally previsto nel fine settimana, si farà. Lo ha ribadito il Presidente del Consiglio di Stato Claudio Zali, respingendo di fatto l'istanza provvisionale inoltrata dal dottor Giorgio Noseda, da Pro Natura Ticino, dall'Associazione Cittadini per il territorio, dal Partito dei Verdi del Mendrisiotto, dal Movimento per il Socialismo e dal Partito Socialista Mendrisiotto. Associazioni e persone che, sulla scorta di quanto sancito dal Tram in merito alla passata edizione dell'evento motoristico – sentenziando come illegittima l'autorizzazione – hanno chiesto che il rally venisse annullato o quanto meno sospeso (vedi correlato).

Nella decisione presa ieri, il presidente del CdS spiega che “la restituzione dell'effetto sospensivo del gravame, impedirebbe di fatto lo svolgimento della gara: una volta trascorsi i giorni programmati per il Rally, l'autorizzazione per questa tradizionale manifestazione in occasione della sua 21esima edizione non potrebbe infatti più esplicare i suoi effetti”. Misura che, si specifica, “comporterebbe un pregiudizio irreparabile per l'istante e organizzatore”. 

Debitamente valutati i “contrapposti interessi” – quello degli organizzatori e quello dei ricorrenti – “si ritiene che non siano dati i presupposti per ripristinare l'effetto sospensivo al gravame” di coloro i quali hanno impugnato la decisione presa dalla Sezione della circolazione di concedere i permessi.

Da qui, dunque, il respingimento dell'istanza che – di fatto – permetterà ai motori di rombare nel Luganese e nel Mendrisiotto.

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