Mendrisiotto

Quella droga ‘di passaggio’ intercettata al valico

Nell'ultimo mese nel Mendrisiotto sono stati scoperti 30 chili di sostanza stupefacente. Cifra che per chi lavora al fronte è 'normale'

24 luglio 2018
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Giugno e luglio possono certamente essere considerati mesi ‘caldi’ e il tempo atmosferico, in questo caso, non c’entra. Stiamo parlando della lotta al traffico internazionale di stupefacenti, soprattutto al confine sud della Svizzera, che nelle ultime settimane ha permesso alle forze dell’ordine di mettere le mani su ingenti quantitativi di droga. In tre distinte occasioni, infatti, sono stati sequestrati oltre 31 chilogrammi di sostanze stupefacenti. Il primo, lo scorso 17 giugno quando, al valico di Brogeda, le Guardie sono riuscite a intercettare oltre 12 chili di eroina celati in un doppiofondo di un’auto – guidata da un cittadino francese con origini albanesi – ricavato tra il baule e i sedili posteriori. A luglio, invece, i controlli in dogana hanno permesso di far affiorare ben 18 chilogrammi di marijuana. La prima volta il 16 luglio: 10 chili d’erba – in transito a Brogeda – erano nascosti all’interno di una macchina guidata da un cittadino del Montenegro. L’ultimo sequestro, in ordine di tempo, risale invece a venerdì scorso. Questa volta la marijuana – 8 chilogrammi – era occultata all’interno di un camion con targhe macedoni. Numeri importanti, dunque, che però rientrano – per chi è da sempre in prima linea – in una «sorta di normalità». A confermarcelo è il commissario capo Andrea Lurati, responsabile della Sezione antidroga (Sad): «Nel corso del 2018, per quanto riguarda i vari sequestri di sostanze, non riscontriamo elementi tali da indicare delle particolari tendenze o fenomeni». Le cifre, però, anche in considerazione del fatto che «il Ticino, in particolare con il suo valico di Chiasso, è uno dei principali assi di transito stradale tra Nord e Sud (e viceversa) d’Europa» sono importanti: negli ultimi quattro anni – dal 2014 al 2017 – sono stati sequestrati 665 chilogrammi di marijuana. A questi si aggiungono 40 chili di eroina e 95 di cocaina. A pesare sull’economia dei quantitativi, come detto, è soprattutto la posizione geografica, fulcro nevralgico dei collegamenti tra il Sud e il Nord Europa: «Questa particolare situazione – evidenzia il commissario capo Lurati – fa sì che, rispetto alla maggior parte degli altri cantoni confederati, si assista ad una serie di sequestri di sostanze stupefacenti che non sono destinati alla ‘piazza’ ticinese, ma oltre Gottardo o ad altre nazioni». Di anno in anno, inoltre, le ‘tendenze’ degli stupefacenti rinvenuti (vedi infografica) possono variare in modo sostanziale, tuttavia, commenta infine il responsabile Sad, questo non vuol per forza dire che «sul nostro territorio si riscontrino particolari mutazioni nelle dinamiche dei traffici locali».

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