Riva San Vitale

Funzionari in fuga. Il Municipio pensa a delle contromisure

In poco tempo per il contabile siamo al terzo concorso. 'Il sindaco Medici: 'La situazione è delicata, ma ci stiamo lavorando'

(foto Ti-Press)
17 luglio 2018
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Parlare di ‘fuggi fuggi’, forse, è esagerato. Di sicuro, però, in Comune a Riva San Vitale oggi sanno bene cosa significa fare i conti con il ‘turn over’ – in altre parole l’avvicendamento – di personale. In poco tempo ci si è ritrovati ad andare a... caccia di un contabile per la terza volta – il concorso, l’ultimo, per il responsabile dei servizi finanziari è appena stato pubblicato e scade il 3 agosto –, e al contempo mettersi alla ricerca (con lo stesso bando) anche di un funzionario a tempo pieno per la Cancelleria comunale. La titolare dell’incarico, punto di riferimento al Controllo abitanti da ormai 16 anni, ha deciso di lanciarsi in una nuova sfida. Non solo: nel passato recente l’amministrazione ha dovuto pure far fronte a sostituzioni alla guida del Centro diurno regionale e alla direzione scolastica. Di che pensare che il posto pubblico non faccia più gola. Ma anche interrogarsi su quanto sta accadendo dentro il Palazzo rivense. A portare sul tavolo del Municipio la questione, in occasione dell’ultimo Consiglio comunale, è stato un esponente dell’Unità di Sinistra e Verdi, Alex Lanfranconi. “Non voglio assolutamente fare né polemica, né criticare l’operato dei funzionari pubblici – ha messo le mani avanti il consigliere –. Anzi, vorrei complimentarmi per il loro lavoro svolto sotto condizioni che sono sempre più pressanti. Tuttavia – ha sollevato in un’interpellanza – è più che evidente che l’amministrazione da anni vive dei malesseri interni”. E qui si è fatta largo la domanda: “Quali possono essere i maggiori problemi e come pensate – rivolto all’esecutivo – di poterli risolvere e con quale grado di urgenza?”.

‘La situazione è delicata’

Il sindaco del Borgo sul Ceresio, Fausto Medici, non nasconde le difficoltà: «È un periodo brutto per noi», riconosce. Tant’è che lui stesso si è rimboccato le maniche: in pensione, da un po’ la metà del suo tempo lo passa in Comune. Orfani, di nuovo, del responsabile alle finanze, solo così e chiedendo una mano al vecchio contabile si sono potuti chiudere i consuntivi 2017 e presentarli al legislativo entro la scadenza. «È una situazione, peraltro delicata– ammette raggiunto da ‘laRegione’ –, che non può continuare così». In effetti, ha tutta l’aria di essere un ‘remake’ dell’anno scorso: allora da sistemare c’erano i bilanci del 2016.

Ecco che la parola d’ordine affiorata sulla bocca dell’esecutivo rivense per uscire da uno stato... precario è ‘contromisure’. «Sulla problematica stiamo ragionando da un paio di sedute di Municipio – ci conferma ancora Medici –. Anche domani sera (questa sera per chi legge, ndr) ci torneremo per prendere delle decisioni e delle iniziative, che ora non posso anticipare. Posso dire che dovremo analizzare la situazione sotto vari aspetti per capirne i motivi». Insomma, confessa, «un sindaco nella mia posizione non è certo invidiato». Anche perché Riva è rimasto sprovvisto di due figure (il contabile e la funzionaria del controllo abitanti) in due punti chiave dell’amministrazione (il terzo è l’Ufficio tecnico). Un motivo urgente per avviare, ribadisce il sindaco, «una valutazione a 360 gradi».

Quali sono, però, le ragioni di queste defezioni? «È quello che intendiamo comprendere bene da amministratori. Poi potremo decidere il da farsi per il futuro. Il Consiglio comunale ci ha interpellato e dovremo dare delle risposte. Ma, come detto, ci stavamo già lavorando».

Resta da vedere se si farà capo altresì su una consulenza esterna. Ciò che è certo è che l’autorità locale si sta focalizzando su due elementi: da un lato le risorse umane (quindi le persone), dall’altro i processi organizzativi e gestionali. «Dovremo senz’altro esaminare i due piani – ribadisce Medici –. In effetti, ci sono aspetti legati a fattori personali e altri, importanti, gestionali. Bisogna metterli a fuoco. E se si vedrà che il punto è organizzativo e gestionale, occorrerà modificare le procedure o implementarle. Correndo ai ripari per tempo. Venticinque anni orsono – ricorda il sindaco – eravamo considerati un’amministrazione modello. Sarebbe un peccato vanificare il lavoro fatto in passato».

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