Mendrisiotto

Due Comuni (Balerna e Chiasso), un Ente anziani

I due municipi firmano il dossier che porterà alla gestione unica delle strutture. Abbiamo raccolto le prime impressioni dei capigruppo

Casa Giardino a Chiasso (archivio Ti-Press)
23 giugno 2018
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Un assaggio, almeno i consiglieri comunali di Balerna, lo avevano già avuto a inizio maggio. Un anteprima di cui laRegione ha dato conto nell’edizione dell’8 maggio scorso. All’epoca, in effetti, il Municipio locale sembrava orientato a stringere i tempi sull’Ente autonomo di diritto comunale ‘Istituto per anziani Balerna-Chiasso’ (Eabc), immaginando di andare al voto in aula (consiliare) a giugno. Il che aveva messo ansia addosso a più di qualche esponente politico. L’appuntamento (a giugno) è rimasto, ma per consegnare (vergato) il dossier – messaggio municipale, statuto e mandato di prestazione –, ora all’esame di gruppi e Commissioni di entrambi i Comuni. Adesso le basi per dare concretezza a un progetto che restituirà un’unica gestione (e la direzione a Fabio Maestrini, degli istituti chiassesi) per strutture e servizi dedicati agli anziani ci sono tutte. E con il via libera del Cantone – che ha già sposato questa filosofia – e il placet del fronte sindacale. Le aspirazioni dei due esecutivi? Approdare davanti ai legislativi insieme, ed entro la fine di settembre. Ormai Balerna e Chiasso su questo tema muovono come un ‘sol uomo’, condividendo, come si ribadisce in una nota congiunta, l’obiettivo di “garantire uno sviluppo qualitativo delle strutture di supporto ai nostri anziani, in modo tale che questi servizi abbiano a essere sempre al passo con i tempi e ottimali dal profilo delle cure, dell’ospitalità e dell’accessibilità”. Quanto al varo dell’Ente? In un primo tempo nelle carte si annunciava gennaio. In realtà, una volta incassati tutti i visti, l’orizzonte oggi è quello del primo aprile 2019. Un ‘posticipo’ effetto della discussione nata sulla previdenza professionale. L’idea primaria di far confluire tutti i dipendenti (oltre 180) nella Cassa pensione del Comune cittadino ha lasciato il posto alla continuità. Il personale avrà come datore di lavoro l’Ente ma resterà affiliato alle rispettive Casse. Come dire che Balerna resterà con l’Istituto di previdenza dello Stato: una scelta di carattere finanziario, visto che il passaggio sarebbe costato quasi 2 milioni. In ogni caso, l’autorità chiassese, come ci fa capire il sindaco Bruno Arrigoni, è «soddisfatta di questo accordo; che aumenta i posti letto a favore di entrambi».

E la base? A differenza dei capigruppo chiassesi (vedi a lato), i colleghi di Balerna preferiscono prendersi il tempo di esaminare con cura il dossier – recapitato giovedì mattina –, come ci fanno sapere Roberto Cattaneo del Plr e Damiana Chiesa de La Sinistra. Simona Arigoni Zürcher, a nome dei Verdi, invece, va dritta al punto. «Parliamo di priorità. Per noi è importante che i costi non superino le preoccupazioni – ci chiarisce subito –. Detta altrimenti: prima di tutto viene la qualità». I Verdi danno voce, poi, a un dispiacere. «Spiace – esplicita – che quello che era un motivo di vanto, il Centro degli anziani, per una serie di circostanze poco chiare e scarsa trasparenza, soprattutto da parte dell’esecutivo, sia arrivato a questo punto. C’è da sperare che non vada a scapito degli utenti». Il gruppo Lega-Udc.Ind., come sottolinea Gianfranco Sartori, nell’Eabc vede «la soluzione adeguata per una casa anziani piccola come la nostra, per migliorare la qualità dei servizi agli ospiti, con la speranza di un contenimento dei costi. È naturale che, viste le situazioni createsi nelle varie strutture, non solo i municipali ma tutti dovremo monitorare la situazione. Augurandoci che i rappresentanti scelti siano all’altezza e non abbiano conflitti d’interesse politico o privato». Per il capogruppo Michele Fürst «La scelta di trovare una collaborazione su scala intercomunale non è solo condivisa ma necessaria se si vogliono mantenere dei servizi e una qualità soddisfacenti e consoni ai tempi». Le priorità, aggiunge, «vanno naturalmente agli ospiti, a cui va dedicata la massima attenzione per poter loro garantire un benessere degno e adattato alle esigenze della loro fascia d’età. A fronte di servizi migliori non è sempre possibile pretendere minor costi». In merito alla vigilanza dei comuni, conclude Fürst, «come per altre attività e servizi, sia pubbliche sia private, le strutture vanno continuamente adattate ai tempi altrimenti aumenta il rischio di incappare in errori. Da una gestione professionale e moderna del nuovo Ente, ci attendiamo condivisione degli obiettivi e dei risultati con i Municipi, spirito di lavoro rivolto al servizio pubblico e dedizione al benessere degli ospiti. La struttura deve permettere trasparenza dei processi e supervisione dall’esterno. Per finire si valuterà se il processo di massa in rete soddisfa le nostre aspettative».

Le reazioni: a Chiasso tira aria favorevole
 
Quello messo nero su bianco rappresenta un cambiamento nella politica degli anziani. Convince la scelta strategica di creare, Chiasso e Balerna insieme, un Ente autonomo di diritto pubblico?

Per Giorgio Fonio, capogruppo Ppd, «la creazione di un tale ente può rappresentare la possibilità di un miglioramento nella gestione e nell’opportunità di crescita delle nostre strutture». Dal canto suo, Gianandrea Mazzoleni, capogruppo Lega-Udc-Ind, mette i proverbiali puntini sulle ‘i’. «Non si tratta di un cambiamento nella politica degli anziani, bensì di una nuova organizzazione al fine di riunire sotto lo stesso cappello due strutture di due Comuni differenti, ma con una gestione unica. Questo, a mio parere, sarà sicuramente un miglioramento di servizi e di qualità». «Le motivazioni che stanno alla base di questa scelta sono sicuramente condivisibili – si unisce Daniele Canova, capogruppo Us-I Verdi –. L’obiettivo di garantire anche in futuro uno sviluppo qualitativo delle strutture per i nostri anziani trova il nostro appoggio». Anche Luca Bacciarini, capogruppo Plr, non trova «sia un cambiamento nella politica sugli anziani in quanto non cambia il servizio offerto, è una razionalizzazione amministrativa, perorata inoltre dal Cantone. L’ente autonomo permette, da un lato, di rendere più efficace la gestione delle case anziani e dall’altro permette all’ente pubblico di mantenere il controllo tramite Consiglio comunale e presenza di municipali all’interno del comitato direttivo dell’ente».

Si punta a migliorare qualità e costi. Quali sono le priorità?

Fonio: «Evidentemente la priorità è la garanzia, da un lato, delle cure prestate, dall’altro delle condizioni salariali dei dipendenti, nel segno dei diritti acquisiti. Da quanto emerge dal messaggio, il Municipio di Chiasso è stato molto rispettoso del personale, accogliendo le rivendicazioni salariali».

Mazzoleni: «La priorità sarà la qualità del servizio che verrà dato all’ospite, l’organizzazione e l’ambiente di lavoro per i vari operatori. Chiaramente una unica gestione porterà dei risparmi a livello di economie di scala».

Canova: «Senza dubbio le nostre priorità sono rivolte alla qualità di vita degli anziani e al personale che quotidianamente si prende cura degli ospiti. La professionalità delle cure, l’ospitalità e l’accessibilità delle strutture rivestono un ruolo fondamentale. Senza dimenticare che tutto ciò è possibile solo attraverso un’attenta gestione delle risorse a disposizione».

Bacciarini: «La priorità deve logicamente essere la qualità del servizio, l’obiettivo deve essere quello di migliorarlo grazie all’esperienza di entrambe le case anziani. L’ente autonomo dovrebbe, inoltre, permettere una razionalizzazione dei costi».

Le vicissitudini di vari istituti in Ticino hanno fatto emergere alcune debolezze. I Comuni dichiarano la volontà di restare vigili sull’operato dell’Ente. Cosa vi aspettate?

Fonio: «La vigilanza dei Comuni? Da questo punto di vista non sono preoccupato. La proprietà è pubblica e la rappresentanza è assicurata. Il pieno controllo dei Comuni è sicuro».

Mazzoleni: «Una gestione controllata da un Consiglio dell’Ente formato da politici e professionisti porta a maggiori competenze e trasparenza nei confronti dei Comuni proprietari».

Canova: «La costituzione di questo Ente rappresenta un nuovo modello di gestione pubblica flessibile e senza scopo di lucro che prevede al contempo un controllo dei Comuni attraverso i propri Municipi e Consigli comunali. Anche da questo punto di vista crediamo che questa soluzione possa rappresentare un’opportunità».

Bacciarini: «Trovo sia molto importante che i Comuni restino vigili sui vari Istituti e sull’operato dell’ente. Trovo pertanto che, con un comitato direttivo di 7 persone (tra cui 3 municipali di Chiasso, 2 di Balerna, 1 rappresentante del Cantone e un rappresentante eletto di comun accordo tra Chiasso e Balerna), si formerà un gremio assolutamente importante e competente che permetterà un controllo da parte dei Comuni molto efficace».

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