Mendrisiotto

Anziani a Riva San Vitale, il sindaco: 'Noi location ideale'

Dopo le vicende giudiziarie in seno alla direzione della Fondazione Tusculum, Riva 'rivendica' la struttura assegnata nel 2014 a Melano

9 marzo 2018
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A Riva San Vitale, all’occhio dell’esecutivo, in favore della terza (e quarta) età non manca nulla. Per gli anziani, una struttura sul territorio comunale, votata a favore della regione del Basso Ceresio, sarebbe la soluzione ideale. A seguito di quanto emerso nei confronti di direttore e vicedirettrice delle case per anziani della Fondazione Tusculum – arrestati con l’accusa di appropriazione indebita, amministrazione infedele, falsità in documenti e truffa – a Riva i dubbi sono riemersi. A tal punto che, presa carta e penna, il Municipio ha deciso di scrivere al Dipartimento sanità e socialità. Dubbi che vertono anche sulla scelta (effettuata nel 2014) di edificare una terza casa anziani a Melano e non nel paese guidato dal sindaco Fausto Medici. A distanza di quasi quattro anni per il sindaco resta la convinzione che una struttura nella location rivense sarebbe stata più logica. Perché? «Perché sorgerebbe vicino a una stazione, vicino agli appartamenti protetti di Residenza Martina costruiti in collaborazione con Silvio Tarchini, in una zona in cui sono presenti due medici e un dentista, oltre al supermercato Denner e al parco Rivalago – ci spiega il sindaco –. Insomma, era la location ideale anche sotto l’aspetto della centralità». Il terreno su cui sarebbe sorta la struttura, vicino all’attuale campo da calcio, era già predisposto. A Melano, invece, «hanno dovuto fare una modifica di Piano regolatore», nel frattempo cresciuta in giudicato. Come detto, però, la scelta è ricaduta su quest’ultimo Comune: «Purtroppo i dubbi già espressi allora sull’imparzialità della scelta, ora sono aumentati», ci confida Fausto Medici. Presunte imparzialità che il sindaco, al momento, preferisce non argomentare. Per Riva San Vitale, però, alla luce delle vicende giudiziarie emerse bisogna ripartire. «Tiriamo una bella riga – commenta il nostro interlocutore – e ricominciamo tutto da capo». Come? «Facendo una valutazione su quale organo si voglia istituire per la gestione delle case anziani e della relativa logistica nella zona del Basso Ceresio. Valutando inoltre eventuali collaborazioni con enti già in essere». Nasce anche da queste motivazioni la lettera inviata negli scorsi giorni al Dipartimento diretto da Paolo Beltraminelli, chiamato ora a chinarsi sul problema e trovare una soluzione. Una di queste potrebbe appunto essere l’edificazione della struttura a Riva. Con che margini? «Se avessero già cominciato a costruire a Melano ci sarebbe ben poco da fare». Vero, è cresciuta in giudicato una variante di Pr che ha «generato sicuramente dei costi, ma non faraonici al punto di dire che non si può più tornare in dietro».

‘Fattura saldata a lavori assicurati’

Duecentocinquantamila franchi. A tanto ammonta la quota parte di Riva San Vitale nella convenzione con la Fondazione Tusculum quale Comune sostenitore. Una convenzione avallata nel 2012 dal locale Consiglio comunale. Soldi che, però, sono giunti nelle casse della Fondazione solo nel 2017. In una missiva del 30 marzo dello scorso anno, Tusculum, dopo un “controllo contabile” nel quale si constatava il mancato versamento della quota, aveva deciso di “sollecitare il pagamento”. Questo anche in considerazione del fatto che “gli altri Comuni (convenzionati, ndr) hanno versato le quote nel corso del 2013”. A distanza di un lustro, dunque, il pagamento è avvenuto. Ma perché, chiediamo al sindaco Fausto Medici, si è aspettato così tanto? «Avevamo ricevuto la fattura, ma non avevano ancora iniziato i lavori» per l’ampliamento della struttura di Arogno (e ancora non era nota la destinazione della terza casa anziani). Insomma: «Non c’era ancora nulla». A questo punto, «versare subito i soldi senza aver ancora visto la posa della prima pietra, ci sembrava di anticipare un po’ i tempi». In definitiva non c’era ancora la costruzione in essere, motivo per cui si è deciso di temporeggiare. 

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