Mendrisiotto

Chiasso aumenta il moltiplicatore di 3 punti

Moltiplicatore dall'87 al 90 per cento. Ieri 'giornata storica': primo pagamento delle imposte in bitcoin

Ti-Press
5 febbraio 2018
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Tre punti di moltiplicatore in più. È quanto dovranno pagare i cittadini di Chiasso dopo che il Consiglio comunale ha accolto la proposta dell’esecutivo di aumentare la pressione fiscale dall’87 al 90 per cento. Il preventivo 2018, che stima un disavanzo di 1,2 milioni di franchi, è quindi stato approvato con 32 voti favorevoli e 11 contrari. La discussione che ha preceduto il voto ha di fatto rispecchiato quanto già emerso nei rapporti commissionali: la contrarietà del gruppo Lega-Udc-Indipendenti (espressa dall’entrata in materia al voto complessivo, fatta eccezione per il dicastero Socialità) e il favore, seppur condizionato, degli altri gruppi. Entro il 31 maggio l’esecutivo dovrà presentare delle misure di risparmio strutturale, auspicabilmente in misura paragonabile allo sforzo richiesto ai contribuenti. «Ribadisco la mia disponibilità a incontrare la commissione della Gestione e i capigruppo dopo Carnevale – ha commentato il sindaco Bruno Arrigoni –. Non è vero che nel 2017 non è stato fatto nulla: i primi dati in nostro possesso sul consuntivo indicano una chiusura in sostanziale pareggio: gli sforzi per il contenimento dei costi e l’aumento dei ricavi sono già in atto». Commentando i dati del preventivo, oltre all’aumento del fabbisogno del 2,5 per cento, Arrigoni ha evidenziato il «continuo indebitamento annuale, che proseguirà anche nel 2018: è un problema strutturale». Tra le note positive le imposte alla fonte (6,8 milioni) e l’aumento del gettito fiscale.

Intervenendo nella veste di vicepresidente della Gestione, Giorgio Fonio (Ppd) ha dichiarato che l’impressione emersa durante i lavori commissionali è stata quella di «un Municipio impreparato nell’affrontare le incognite che si presentano con le finanze. Ma ai proclami senza senso è stato scelto di dare un’ultima possibilità all’esecutivo, mettendolo davanti alle sue responsabilità». Il voto favorevole, «non va letto come un voto di fiducia al Municipio e al responsabile del dicastero Finanze (il sindaco, ndr), che invitiamo a cambiare marcia per raddrizzare una nave che sta imbarcando acqua». Come già indicato nel rapporto di minoranza, Claudio Schneeberger (Lega-Udc-Ind) ha invitato il legislativo a bocciare il preventivo ritenendo inopportuno «chiedere al cittadino un ulteriore sforzo economico senza che da parte del Municipio si sia fatto uno sforzo nel contenere e diminuire le spese soprattutto nella misura corrispondente al prospettato aumento del 3 per cento, quindi circa 750mila franchi». Per Luca Bacciarini (Plr), «l’aggravio deve essere accompagnato da un serio esercizio di contenimento della spesa: il Plr non accetterà simili situazioni in futuro». Quella che la cittadina di confine sta vivendo, per Daniele Canova (US-I Verdi) è una situazione da «allarme rosso. È opportuno avere un programma di intervento chiaro e univoco e obiettivi a lungo termine con orizzonti temporali su più legislature. Il Municipio deve prendere decisioni, anche impopolari, nell’interesse dei suoi cittadini». Una di queste, espressa a titolo «personale e altamente provocatorio» da Otto Stephani (Us-I Verdi) è stata quella di aumentare immediatamente il moltiplicatore al 95 per cento. Marco Ferrazzini (Us-I verdi) non ha nascosto la sua «sorpresa» per l’atteggiamento di seria preoccupazione. «Se siamo qui è anche colpa dei passati consigli comunali che non hanno voluto avvertire l’importanza della situazione, ma non siamo alla canna del gas».

Sollecitata da Stefano Tonini (Lega) in merito alla creazione di una polizia unica nel Mendrisiotto, la responsabile del dicastero Sicurezza pubblica Sonia Colombo-Regazzoni ha ribadito la sua posizione in merito. «Trovo irrispettoso e senza senso declassare la polizia di Chiasso a polizia strutturata del polo Mendrisio. L’esercizio, fine a sé stesso, mira a escludere sempre di più Chiasso e a potenziare ulteriormente Mendrisio. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti in questa battaglia, perché di battaglia si tratta».

Primo pagamento di imposte in bitcoin: 'Giornata storica'

In coda alla seduta di Consiglio comunale, il sindaco Bruno Arrigoni ha annunciato che proprio ieri è stato registrato il primo pagamento di imposte in bitcoin da parte di un cittadino. «Una giornata storica», l'ha definita. Chiasso è la prima città svizzera in cui si può pagare parzialmente le imposte in bitcoin, a partire dal mese scorso, è infatti possibile effettuare il versamento, fino ad un importo massimo di 250 franchi, in moneta virtuale. Ieri e oggi sono però 'Giornate storiche' anche per la criptovaluta che proprio negli ultimi giorni sta toccando i minimi storici.

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