Mendrisiotto

Il rogo il giorno dopo: sui social rimbalzano i perché

La capodicastero Sicurezza pubblica di Chiasso, Sonia Colombo-Regazzoni, rassicura: 'Nessun rischio'. Ma non finisce qui: 'Miglioreremo la situazione'

3 febbraio 2018
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Il giorno dopo l’incendio del magazzino in viale Stoppa, a Chiasso, rimangono gli interrogativi, espressi soprattutto sui social network. Il materiale presente nel tetto della struttura è pericoloso per la salute? Come mai l’invito a non aprire le finestre è stato mantenuto in vigore per tutta la giornata di venerdì?

Dopo la messa in sicurezza dall’area interessata dal rogo da parte dei pompieri di Chiasso e i rilievi effettuati dalla Polizia scientifica e dai tecnici della Sezione protezione acqua, aria e suolo (Spaas) del Dipartimento del territorio, emergono le prime certezze. «Già venerdì ho parlato a lungo con gli specialisti della Spaas – spiega la capodicastero Sicurezza pubblica di Chiasso Sonia Colombo-Regazzoni, che il giorno dell'incendio di buon mattino ha raggiunto il luogo interessato -. Dai primi rilievi effettuati, non risulta nulla di grave. In caso contrario ci avrebbero chiesto di evacuare gli stabili e di mettere in sicurezza la zona».

L’immobile evacuato a titolo precauzionale intorno alle 5.30 di venerdì, del resto, è stato dichiarato agibile già qualche ora più tardi. E sia venerdì che sabato, lo stabile è stato oggetto di un’accurata pulizia da parte di una ditta specializzata. «Le precauzioni che sono state prese sono state dettate dal buon senso e a titolo preventivo», rassicura la municipale. L’incendio arriverà sui banchi del Municipio nella seduta di lunedì. «Quello della presenza dell’eternit nei tetti è un problema annoso – conclude Sonia Colombo-Regazzoni -. L’esecutivo non rimarrà a guardare e farà di tutto, confrontandosi anche con i responsabili dell’industria, per migliorare la situazione».

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