Mendrisiotto

Spostarsi in bus ai momò piace sempre di più

A due anni dalla riorganizzazione del servizio i dati segnalano un chiaro aumento di utenti, in città come in periferia. Rigamonti, Crtm: 'Siamo contenti'

(Ti-Press)
3 febbraio 2018
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Prendere il bus piace sempre di più, soprattutto nel Mendrisiotto. In un distretto in cui si lotta ogni giorno con il traffico, il trasporto pubblico sta (ri)guadagnando terreno. E a dare un’accelerata in questi ultimi due anni è stata la riorganizzazione della rete su gomma. Varata nel dicembre del 2015, non aveva subito incontrato il consenso della popolazione locale. È stato, però, proprio il confronto diretto con gli utenti a permettere di apportare dei correttivi e a imprimere la svolta. Ciò che balza all’occhio, poi, è che a fare breccia non sono stati solo i collegamenti urbani ma anche quelli periferici.

Chi macina i chilometri su autobus e postali se ne era già accorto l’anno scorso. La tendenza positiva era emersa in modo chiaro nei numeri raccolti dall’Autolinea Mendrisiense, che con AutoPostale gestisce le 22 linee che coprono il territorio regionale (cfr. ‘laRegione’ del 9 giugno). Oggi, però, le statistiche restituiscono una solida conferma: gli utenti crescono, e di continuo. «Alla Commissione regionale dei trasporti non possiamo che esserne contenti», ci dice un soddisfatto Andrea Rigamonti. Quale neopresidente è ben conscio che «aver corretto il tiro, prendendo in considerazione le critiche e le osservazioni che erano giunte, ha sortito un buon risultato». Un responso che porta un argomento a favore dei mezzi pubblici nel Mendrisiotto, anche agli occhi del Cantone. E qui ci rivolgiamo a Roman Zai, capo dell’Ufficio dei trasporti pubblici: cosa ci si può attendere per il futuro? «Ogni anno monitoriamo lo sviluppo della domanda dell’utenza, di concerto con le aziende e la Crtm, e su questa base – ci spiega – decideremo anche in avvenire ulteriori potenziamenti». Zai non si sbilancia, ma il margine c’è. A spianare la strada, del resto, oggi vi sono i progetti delle piattaforme di interscambio gomma-rotaia previste alle stazioni di Chiasso e Mendrisio. Ma non solo. «Da dicembre a Stabio abbiamo adattato le linee di autobus da Mendrisio verso il Gaggiolo e la zona industriale. Puntiamo molto – confida – su questa intermodalità tra i mezzi pubblici e la mobilità lenta, che invita a raggiungere la stazione in bicicletta». E qui si innesta la tratta ferrata Mendrisio-Varese, varata a inizio gennaio, da cui ci si aspetta molto. «Questo nodo di interscambio – ribadisce Zai – dà modo ai residenti di spostarsi verso Varese, ma soprattutto ai pendolari di scendere a Stabio, prendere il bus e raggiungere le varie industrie. Sono questi gli elementi che cerchiamo di curare per invogliare le persone a utilizzare sempre di più treni e bus». Va in questa direzione altresì la facilitazione introdotta a inizio dicembre, in vista del nuovo collegamento ferroviario. «Oggi chi va al distributore automatico della Comunità tariffale, sia esso utente saltuario o pendolare, può staccare un solo titolo di trasporto per muoversi a cavallo del confine, per Como e Varese: è un vero salto di qualità», tiene a far sapere il capoufficio trasporti pubblici. Anche le tariffe, insomma, diventano transfrontaliere. «Siamo consapevoli, certo, che ancora non tutto è perfetto – penso ai ritardi sul tracciato per Varese –, i problemi ci sono. In stretto contatto con le imprese di trasporto, in particolare Tilo, cerchiamo però di affrontarli. È un obiettivo corale avere un sistema funzionante. E il potenziale di miglioramento esiste».

A proposito di obiettivi, nella missione della nuova rete su gomma c’è la volontà di essere presenti lungo le rotte urbane e capillari verso le zone periferiche. «Constatiamo – ci fa sapere Zai – che su alcune linee regionali, verso la Montagna e la Valle di Muggio ma anche Ligornetto e Stabio, l’utenza, in prevalenza lavoratori e scolari, è cresciuta molto, addirittura più che sulle linee urbane; e lo troviamo incoraggiante». Il che potrebbe portare a spostare sulle aree discoste pure i finanziamenti. D’altra parte, che la ‘cura’ abbia fatto effetto lo ha riscontrato, dati alla mano, pure la Crtm. Fra le linee che maggiormente hanno registrato un incremento, ci fa notare Rigamonti, si iscrivono la 513 Chiasso-Vacallo-Castello-Mendrisio, il collegamento per la Montagna, performante nel rapporto chilometro-persone, e, quasi a sorpresa, la 5 Chiasso-Morbio paese. Chi ben comincia...

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