Mendrisiotto

Condannato (ed espulso) il rapinatore di Novazzano

Sedici mesi all'uomo, un 61enne, processato con rito abbreviato davanti alla Corte delle Assise correzionali di Mendrisio

(Ti-Press)
26 gennaio 2018
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Lo avevano colto quasi sul fatto, poche ore dopo la rapina che aveva messo a segno un venerdì sera (era il 3 novembre) al distributore Piccadilly di via Cios a Brusata di Novazzano. Lui, 61 anni, comasco, armato di coltello, prima aveva costretto la commessa a consegnargli il denaro in cassa (recuperato quasi per intero), quindi era salito in auto e poi era approdato in un bar poco distante, in zona Fornace. Ed è lì che gli agenti di Polizia, dopo un lavoro di squadra con i colleghi delle Guardie di confine e delle Comunali e una segnalazione rivelatasi efficace, lo avevano sorpreso dopo la mezzanotte, e arrestato. A quanto pare aveva temuto di incappare in posti di blocco e controlli. Oggi, venerdì, a tirare le somme del suo agire è stato quindi il giudice delle Assise correzionali di Mendrisio (riunite a Lugano) Amos Pagnamenta. Riconosciuto colpevole di rapina, l’uomo è stato condannato a una pena di 16 mesi, sospesa al beneficio della condizionale, e all’espulsione dal suolo svizzero per 7 anni. Una condanna, quella pronunciata, che ha rivisto verso l’alto – con il consenso delle parti, la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo e la Mlaw Nicoletta Amendolara, il difensore – la proposta di 13 mesi di detenzione e 5 anni di espulsione depositata davanti alla Corte, che stamane ha processato il 61enne con rito abbreviato. Il ‘colpo’ alla stazione di servizio di Brusata era stato il primo di una doppietta che si era consumata nello spazio di 36 ore nel Mendrisiotto. La seconda volta nel mirino di due individui era finita sempre una pompa di benzina Piccadilly, ma a Brusino Arsizio.

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