Luganese

Cent’anni di storia Raiffeisen, partendo da Sonvico

La prima sede della banca in Ticino è stata proprio costituita sulla sponda sinistra del Cassarate, il 22 gennaio del 1923

Da sinistra: Mauro Cavadini, Alina Augello, Battista Ghiggia e Massimo Petraglio
(Ti-Press)
23 gennaio 2023
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Esattamente un secolo fa, il 22 gennaio 1923, a Sonvico di fronte al notaio Gastone Bernasconi, don Giovanni Rovelli ha istituito la prima Cassa rurale Raiffeisen del Canton Ticino. «Un festeggiamento non viene fatto per segnare la storia ma per ravvivare la memoria. La storia stimola l’orgoglio intellettuale, la memoria l’identità culturale», ha esordito così Battista Ghiggia, presidente del Consiglio di amministrazione durante la conferenza stampa odierna per celebrare i cento anni della banca in Ticino. Ed è sulla traccia di questo pensiero che è stata ripercorsa la storia di Raiffeisen, cominciata grazie alla figura del sacerdote Rovelli, in quanto cassa di prestito e risparmio. «Per lunghi anni questa sede è stata la Cassa faro del raiffeisenesimo nel canton Ticino. Quella che fece da battistrada, solitaria, per ben 21 anni fin quando arrivò la seconda cassa Raiffeisen sul territorio ticinese». Una banca, ha proseguito Ghiggia, «nata tra la curiosità e la sorpresa dei cittadini di Sonvico, ma che seppe ben presto conquistarsi la fiducia della gente, delle autorità e degli enti comunali fino a diventare un punto di riferimento e un valido strumento ausiliario per lo sviluppo del comune e della regione limitrofa».

Si punta su credibilità, sostenibilità e vicinanza

«Da cento anni eccellenti per tradizione è lo slogan che abbiamo scelto – ha raccontato il presidente della direzione Massimo Petraglio –. Per noi però non è un semplice slogan ma una vera e propria filosofia di lavoro. Accanto ai valori Raiffeisen: credibilità, sostenibilità, vicinanza e imprenditorialità è stata proprio l’unione di eccellenza e tradizione la chiave della nostra affermazione sul nostro territorio». Per quanto riguarda il valore della sostenibilità, Alina Augello, responsabile della sede di Bellinzona di Raiffeisen Svizzera ha spiegato che «come gruppo abbiamo adottato una strategia climatica con l’obiettivo di emissioni nette pari a zero entro il 2050 e per raggiungere questo traguardo ci concentriamo sulla riduzione delle emissioni di CO2, sulla sensibilizzazione dei nostri clienti e su prodotti e servizi clima compatibili».

La prima realtà a livello cantonale

La realtà di Sonvico inizia la sua avventura dopo l’ammissione nel febbraio 1923 all’Unione svizzera delle Casse rurali di San Gallo. Il mese successivo, con le concessioni dei primi due prestiti, l’Istituto dà via alle attività, mettendo a disposizione dei soci a modico interesse, il denaro depositato. Il primo seme costituito dalla sede ha portato alla costituzione di ulteriori Casse Raiffeisen nella valle del Cassarate. A fine anni Quaranta vengono infatti aperte le Casse rurali di Canobbio e Tesserete, pochi anni dopo è la volta di Cadro e della Val Colla; nel 1966 apre la sede di Comano, seguita nel 1970 da quella di Cureglia e nel 1977 da Origlio e Davesco-Soragno. Cambia anche la ragione sociale: da ‘Cassa rurale di prestito e risparmio’, diventa prima ‘Cassa di prestiti e risparmi sistema Raiffeisen’, poi ‘Cassa risparmi di Sonvico’ e infine, nel 1988, con il superamento dei 20 milioni di franchi di bilancio, ‘Banca Raiffeisen di Sonvico’. «Raiffeisen – ha ricordato Mauro Cavadini, presidente della Federazione banche Raiffeisen Ticino e Moesano – è nata come banca dei contadini e per aiutare la povera gente. A partire dagli anni 60 si è passati a una realtà più industriale, economica ed edilizia, seguendo il boom economico del dopoguerra. Possiamo dunque dire che le Raiffeisen hanno partecipato attivamente all’evoluzione e allo sviluppo economico e sociale delle nostre regioni in questi 100 anni».

Da 23 soci agli attuali 8’800

Alla fine del 1923 i soci erano 23, la cifra di bilancio era pari a 24’180 franchi. Nel 1938, 15 anni dopo la fondazione, la banca contava 82 soci e una cifra di bilancio di 445mila franchi. Nel 1990 c’erano 570 soci e 25 milioni di bilancio. Oggi, anno del centesimo, la banca conta un miliardo e cento milioni di totale di bilancio e 8’800 soci. «Da ciò si desume – ha indicato Ghiggia – che la progressione dei risultati è stata continua. L’impegno di chi ha collaborato dalla costituzione a oggi, costante. Ed è proprio nell’ottica di una vicinanza alla popolazione, alla regione e ai soci che la banca nel corso degli anni è stata munifica nel finanziare e sostenere iniziative culturali e sociali, opere di vario tipo, restauri di beni culturali, chiese e associazioni».

La banca Raiffeisen ha vissuto momenti difficili dell’economia e della società locale ma «le difficoltà sono state lo stimolo più efficiente per quel continuo reinventarsi che durante cento anni ha caratterizzato la sua evoluzione». Tanti anni di lavoro «serio e responsabile che hanno permesso di chiudere per 100 anni consecutivi con i conti sempre in utili e senza aver mai perso un franco, che hanno permesso di pagare decine e decine di milioni di stipendi, fatto fronte senza interruzione al pagamento delle imposte, mantenuto e aumentato i posti di lavoro, favorito lo sviluppo dell’economia nel raggio d’attività e formato giovani collaboratori».

Per celebrare questo traguardo secolare, la banca Raiffeisen del Cassarate ha programmato una serie di eventi. Il primo si terrà il 25 febbraio alle 11 per la posa della targa commemorativa sullo stabile che ha ospitato il primo Istituto inaugurato in Ticino, in Strada Növa 3 a Sonvico. Saranno organizzati inoltre eventi nelle case anziani della regione e saranno lanciati 7 concorsi a premi. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.raiffeisen.ch/cassarate.

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