Luganese

Natale per persone sole, quattro feste ben frequentate

Aumentano le proposte e la partecipazione ai momenti aggregativi per consentire la celebrazione della ricorrenza in compagnia

Un momento della festa organizzata dal Kiwanis club al capannone di Pregassona
(Ti-Press)
27 dicembre 2022
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Non è una bella sensazione quella di trovarsi da soli a vivere il Natale. Può rappresentare un’esperienza psicologica difficile in un periodo caratterizzato da un ambiente di festa, tra slogan pubblicitari e gioiose melodie che tratteggiano questa giornata come una ricorrenza speciale da trascorrere assieme alla famiglia e alle persone che abbiamo a cuore. Tempo di feste, di regali e di grandi emozioni, per antonomasia. Quasi fosse un obbligo.

‘Essere qui, mi ha riempito di gioia’

Chi a Lugano non aveva nessuno con cui condividere questi momenti speciali ha però potuto approfittare di ben quattro occasioni per pranzare in compagnia e trascorrere il pomeriggio all’insegna della musica e della tombola. Momenti speciali promossi come da tradizione, dopo due anni di pausa dovuti alla pandemia, per la ventiseiesima edizione, dal Kiwanis club Lugano al capannone di Pregassona, dove più di cento persone hanno trascorso la festività in allegria. «Ringrazio il Kiwanis e tutti i volontari che hanno organizzato questa bellissima festa. È la prima volta che partecipo e devo dire che mi sono divertita», ci racconta un’anziana signora fumando una sigaretta fuori dal capannone. «Essere qui ad aiutare e a fare in modo che possa festeggiare il Natale anche chi si trova in solitudine, mi riempie di gioia», commenta un giovane volontario sorridente.

La ‘novità’ al salone Cittadella

Un’altra festa per sentirsi a proprio agio a Natale, è stata organizzata, per la prima volta, nel salone del centro Cittadella di Molino Nuovo (accanto alla chiesa del Sacro Cuore) dall’Associazione ClanDestino in collaborazione con la Parrocchia del Sacro Cuore e il sostegno, tra gli altri, del Lions Club Lugano. Vi hanno partecipato un’ottantina di persone che hanno apprezzato il ricco pranzo, a base di aperitivo, tortellini, bollito misto e dolci, e potuto giocare a tombola ascoltando musica.

Alla Casetta gialla, 130 pranzi

Diverse persone hanno invece preferito festeggiare al Centro Bethlehem (gestito dalla Fondazione Francesco, diretta da fra Martino Dotta), dove gli Amici del Grott Mobil hanno proposto con successo il Pranzo gratuito di Natale. Ne hanno approfittato in 130, alcuni dei quali hanno voluto degustare le pietanze alla Casetta gialla, portando a domicilio il cibo. Dal canto suo, il coordinatore Samuele Degli Antoni parla di un’iniziativa che ha avuto un ottimo riscontro: "Abbiamo avuto il piacere di consegnare circa 130 pasti caldi sia da asporto, sia in presenza nella mensa allestita per l’occasione. I volontari del Grott Mobil hanno preparato dopo il ricco aperitivo analcolico polenta e ossibuchi di vitello e un dessert natalizio. Inoltre per chi ha ritirato il pranzo d’asporto è stata inclusa anche una cena a base di lasagne alle verdure e panettoncino. Consegnati altrettanti sacchetti con generi di prima necessità e… vista la Natività, un panettone». Hanno portato i saluti e gli auguri anche le autorità cittadine, rappresentate dal vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco e dai municipali Cristina Zanini Barzaghi e Tiziano Galeazzi.

Migranti dai Frati Cappuccini

Una quarta proposta è stata quella organizzata dai Frati Cappuccini di Lugano che, al centro regionale, hanno allestito tante decorazioni e offerto il pranzo di Natale a una trentina le persone di cittadinanza ucraina, in prevalenza mamme con bambini, giunte per festeggiare la ricorrenza e per vivere momenti sereni, malgrado la guerra nel loro Paese.

Solidarietà bene, ma cresce il disagio?

Quattro possibilità di trascorrere il Natale in compagnia, tutte ben frequentate, oltre a essere considerate come apprezzati gesti di solidarietà, potrebbero rappresentare la cartina di tornasole di un disagio socio-economico vissuto da una fetta crescente di popolazione, proprio nella regione economicamente più sviluppata del Ticino, dove sempre più persone pare abbiano bisogno di aiuto.

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