Lugano

Rincari, niente cinque milioni ai ceti medio e basso

Votato il preventivo 2023. Risuona l’allarme per il rialzo dei tassi d’interesse e il suo impatto sulla capacità di finanziare gli investimenti

Durante la seduta di Consiglio comunale
(Ti-Press/Pablo Gianinazzi)
19 dicembre 2022
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Votato a maggioranza il Preventivo 2023 di Lugano, che indica un disavanzo di gestione corrente di circa 5,3 milioni di franchi. Il documento finanziario è stato accolto stasera dopo quasi quattro ore di discussione. Da parte del Consiglio comunale, sono state espresse perplessità in merito alla capacità della Città di concretizzare e autofinanziare i propri investimenti (che nel 2023 ammontano a circa 94 milioni di franchi). L’allarme, sollevato dalla Commissione della Gestione, è legato all’incremento dei tassi d’interesse, che sono destinati ad avere un impatto in termini di risorse sulla gestione corrente. Da più parti è stato criticato il Municipio per l’incremento delle uscite, mentre è stato bocciato, con 29 voti contrari, 18 favorevoli e un astenuto, l’emendamento proposto dalla sinistra e dal Centro, un emendamento che ha chiesto di destinare cinque milioni di franchi ai cittadini dei ceti medio e basso, per far fronte al carovita e alle crescenti spese.

Emendamento ritenuto ‘inefficace’

L’emendamento è stato ‘silurato’ da Alain Bühler (Udc), che ha riconosciuto la situazione precaria vissuta da molti cittadini, ma la proposta socialista non è giusta, visto che è impossibile stabilire lo stato attuale a livello di reddito della cittadinanza. Danilo Baratti (Verdi) ha invece sottolineato l’aspetto legato al segnale tangibile di vicinanza della politica alle persone in difficoltà, anche se ha riconosciuto che il provvedimento una tantum offre un sollievo temporaneo e ha un efficacia limitata. Lukas Bernasconi (Lega) ne ha parlato in termini di regalo avvelenato, anche e soprattutto, per la grande mole di lavoro che imporrebbe all’amministrazione per stabilire chi ne avrebbe diritto. L’aiuto straordinario aiuterebbe tante persone, ha messo in evidenza Paolo Beltraminelli, mentre Giovanna Viscardi (Plr) ha motivato l’opposizione del suo partito sostenendo che l’emendamento «è semplicistico, illusorio e, sotto Natale, illude le persone. Occorrerebbe peraltro l’elaborazione di un regolamento». Edoardo Cappelletti (Pc) ha replicato che basterebbe un’ordinanza. Dal canto suo, il sindaco di Lugano Michele Foletti ha garantito l’aiuto ai cittadini che ne hanno bisogno, ma ci vogliono soluzioni efficaci e questo emendamento non lo è. Non è neppure facilmente praticabile, perché non esistono dati fiscali attualizzati e sarebbe impossibile stabilire il reddito imponibile, gli ha fatto eco il municipale Lorenzo Quadri.

Critiche più o meno velate

Dal canto suo, il movimento ‘Più donne’ non ha approvato il documento finanziario, perché non c’è la parità tra donna e uomo, anche se esiste una buona collaborazione, ha spiegato la rappresentante Tamara Merlo. Danilo Baratti (Verdi) ha ribadito l’astensione del gruppo al Preventivo 2023, per la mancanza del bilancio ambientale e sociale. Raide Bassi (Udc) ha invece puntato il dito sulle carenze in merito al rigore finanziario, esprimendo preoccupazione sulla crescita del personale, in attesa di lumi sul passaggio di gestione dello scalo ai privati, criticando il malfunzionamento della mobilità cittadina. Carlo Zoppi (Ps) si è messo di traverso sullo stato delle finanze: «Parrebbe di essere sull’orlo dell’ennesimo precipizio quando invece non è così. È giusto rimanere vigili nella gestione finanziaria ma prima di fare mosse avventate e cedere agli allarmismi è meglio ragionare sui numeri reali e non basarsi solo sulle previsioni. Come spesso accade, l’allarmismo sui preventivi è uno strumento utile alla politica del meno stato per imporre misure ideologiche di rigore finanziario». Lorenzo Beretta Piccoli (Centro) ha chiesto notizie sul Polo sportivo degli eventi (Pse), ricordando la richiesta, risalente all’anno scorso, di avere regolari aggiornamenti. Il capogruppo del Centro ha sottolineato che il risultato è stato ottenuto solo grazie all’incasso straordinario legato ai contributi Lalia.

Preoccupazione per i costi in crescita

Lukas Bernasconi (Lega) ritiene che il quadro sia preoccupante, a cominciare dall’assunzione di 115 persone, un aumento eccessivo, malgrado la prudenza richiesta dalla Commissione della Gestione. Secondo Rupen Nacaroglu (Plr), le finanze della città di Lugano sono penalizzate dall’aumento strutturale dei costi: «Preoccupa l’incremento degli investimenti previsti a fronte della diminuita capacità della Città di autofinanziarli, mentre il fabbisogno da prelevare tramite imposta cresce di oltre 17 milioni di franchi. Nel preventivo non ci sono misure di contenimento delle spese. I minori oneri per ammortamenti pari a 21,8 milioni di franchi impattano in maniera importante la capacità della Città di autofinanziare i propri investimenti». Dal canto suo, il sindaco di Lugano Michele Foletti ha ribadito che le finanze sono sotto controllo ma restano fragili, a maggior ragion di fronte a tante incertezze, in particolare per i tassi d’intesse positivi, che penalizzano il nostro grado di autofinanziamento, quindi le spese vanno tenute sotto controllo». Il Preventivo 2023, che è stato allestito per la prima volta con il nuovo modello contabile armonizzato MCA2, complica i confronti con i documenti finanziari approvati negli anni scorsi.

Aeroporto, conti ancora in attivo

«Lo scalo non è in difficoltà e non rischia penalizzazioni di tipo reputazionale». Filippo Lombardi, titolare del Dicastero aeroporto, ha risposto così all’interpellanza presentata dal gruppo Plr. L’allestimento del dossier è in fase di preparazione tramite un piano di indirizzo, in vista del passaggio di gestione dello scalo ai privati, ha spiegato Lombardi che ha ribadito l’attuale fase di approvazione dello Psia che è tuttora in corso. Il titolare del dossier ha fornito risposte puntuali alla raffica di domande, confermando che la Città resta convinta di procedere alla cessione della gestione. La Città sta mantenendo lo scalo, i cui risultati sono tutto sommato soddisfacenti. Si è tuttavia dovuto rinunciare alla realizzazione degli Hangar, ha continuato Lombardi, secondo cui l’infrastruttura sarebbe da adeguare e ristrutturare. I risultati positivi registrati dall’aeroporto e tutte le spese sono contabilizzate dai conti della Città di Lugano. I conti dello scalo chiuderanno in attivo anche quest’anno, ha anticipato il municipale, quantificando l’avanzo d’esercizio in 500-600 mila franchi. L’aeroporto non è dunque un onere per le casse pubbliche.

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