Il direttore si è dimesso

Bertoli sull’arresto del direttore: ‘Non mi capacito neanch’io’

Il Decs ha chiarito i punti essenziali della vicenda e presentato le prossime linee di azione

Alla luce dei fatti emersi dall’inchiesta sul direttore di scuola media arrestato nei giorni scorsi e che ha confessato atti sessuali con un’allieva, il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) ha organizzato una conferenza stampa per meglio chiarire le disposizioni vigenti, nonché le buone pratiche che coinvolgono il ruolo del docente e la relativa applicazione della didattica nelle scuole medie.

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12:09

Come ha reagito il dipartimento di fronte alle domande dei genitori sul lavoro di diploma? Non sono esse stesse una segnalazione?

"Quelle domande riguardano un fatto di 5 anni fa, già discusse con i genitori, e peraltro pubblicate anche dal docente stesso nella sua tesi".

12:04

"Alla riunione con i genitori si è parlato di segnalazioni alla direzione, ma il precedente direttore dice di non aver ricevuto segnalazioni ufficiali: com'è possibile?"

Sarà l'inchiesta amministrativa a stabilirlo, è il commento di Bertoli

12:00

"Non c'è un obbligo di segnalazione in caso di atteggiamenti inadeguati?"

Bertoli chiarisce che non c'è un obbligo se non ci sono elementi che configurano reati. In questi casi, chiarisce Bertoli, anche nel caso in cui si abbia il dubbio, è sempre meglio una segnalazione senza conseguenze anzichè il silenzio.

11:58

Com'è possibile che nessuna delle voci estese siano giunte alle vostre orecchie?

"Non me ne capacito neanche io" commenta Bertoli, che chiarisce che il direttore in questione era l'unico candidato e non c'erano altre alternative.

11:58

"Perchè, nonostante l'errore ammesso sulla chat Whatsapp, il docente è stato comunque nominato direttore?". 

Bertoli chiarisce che le linee guida prevedono un uso "guardingo" di strumenti privati con una conseguente richiesta di autorizzazione. In questo caso non è successo, ed è un peccato perchè "l'autorizzazione non ci sarebbe stata". La questione segnalata dai genitori è stata discussa in sede, la chatline si è poi conclusa e la cosa è finita lì. È "irragionevole" sostenere che situazioni risalenti a diversi anni prima rimangano come "macchia" sul docente. Altri campanelli d'allarme che non son stati ascoltati hanno un nesso di casualità più stretto con i fatti in questione. 

La questione non è la nomina del direttore, "un errore, a posteriori". Il problema, secondo Bertoli, è proprio il ruolo di docente in sé di questa persona: "la chat in questione era un campanello sufficiente per non assumerlo? È ragionevole non assumere una persona perchè nell'ambito della formazione ha avuto un problema scolastico poi discusso anche con i genitori e nell'ambito di un lavoro che ha avuto poi una valutazione positiva?" conclude Bertoli.

 

 

11:53

È il momento delle domande dei giornalisti

"Avete pensato a un ruolo di controllo attivo da parte del Decs per evitare situazioni del genere?" 

Al momento, risponde Berger, è proprio questo il modello di monitoraggio allo studio: in caso di elementi noti o segnalazioni è il Decs a intervenire anche sul posto.

Riguardo l'inchiesta amministrativa, il direttore del Decs ha chiarito che si attende il via libera da parte della magistratura. Inchiesta che deve anche tutelare le persone indicate come quelle che hanno interrotto il flusso di informazioni.

 

 

11:44

"L'unica prevenzione è la comunicazione"

"La gente deve parlare, e se si nota qualcosa che si blocca o non va come dovrebbe, trovare il canale di segnalazione e comunicarlo" è il commento conclusivo di Manuele Bertoli. 

11:39

Allo studio un nuovo modello di monitoraggio sulle direzioni

"Una direzione che non funziona può distruggere una scuola. Per questo il primo criterio è selezionare e formare dei buoni dirigenti" commenta Berger. Esiste, prosegue, una formazione specifica in tal senso che è una necessità "e svolge bene il suo compito"

Manca ad oggi un monitoraggio sistemico che rilevi eventuali difficoltà in una determinata sede. Esiste una valutazione periodica che pone l'accento soprattutto sulle dimensioni dello sviluppo e della crescita professionale. Ma ci sono ambiti del lavoro della direzione nascosti o poco visibili alle istanze superiori, per cui tale valutazione periodica non è sufficiente. È in fase di valutazione un progetto di miglioramento in tal senso, un servizio che si possa occupare di gestire la qualità e l'accompagnamento del lavoro delle direzioni degli istituti scolastici. Con un modello simile già attivo probabilmente avremmo evitato un caso come questo.

11:37

"A sostegno dei docenti esistono dei servizi di consulenza per gestire casi simili"

Se c'è un disagio i docenti sono chiamati all'ascolto degli allievi, possono parlare con la direzione che a sua volta può informare i superiori o la magistratura. Nel caso della Scuola di Commercio, il flusso ha funzionato.

"Se uno scalino non funziona, si passa a quello sopra. Se una segnalazione alla direzione non sortisce effetti, si può andare all'istanza superiore. Arrivano segnalazioni ogni giorno, ciò che dimostra che il canale di comunicazione c'è. Poi ci sono dei servizi particolari: uno è il servizio di consulenza in ambito scolastico per situazioni di possibili maltrattamenti o abusi sessuali su minori, con cinque persone a disposizione dei docenti che si trovino di fronte a situazioni ambigue che coinvolgono altri docenti o anche genitori. Di fronte a queste situazioni non è facile capire cosa fare: il servizio serve proprio a capire come comportarsi."

È stato poi istituito nel dicembre 2021, ricorda Berger, un sistema di tutela di tutti i dipendenti dell'amministrazione cantonale che segnalano situazioni di disagio e protegge gli autori di segnalazioni da ripercussioni sul piano professionale e personale con un canale ad hoc.

 

11:31

"Il flusso di informazioni in questa scuola evidentemente non ha funzionato"

"Esprimo la mia vicinanza per questa vicenda che suscita sgomento e anche rabbia", esordisce Emanuele Berger, direttore della Divisione della scuola e coordinatore del DECS. "Il flusso di informazioni in questa scuola evidentemente non ha funzionato".

11:28

Cosa succede ora a scuola?

"La vicenda fa molto male" commenta Zaninelli, "ma bisogna andare avanti e ricostruire il rapporto di fiducia"

Da oggi il Consiglio di Stato dovrebbe decidere per una co-direzione della sede da parte della vicedirettrice Federica Pedetti, psicologa e docente di sostegno, e da Luca Zanini, docente di educazione fisica e collaboratore del Dfa come formatore. A queste due figure si aggiungono poi due collaboratori di direzione con un certo numero di ore di sgravio. 

11:27

Lavoro di diploma, "un errore non informare le famiglie"

Riguardo l'ormai "famosa" tesi di diploma del docente in questione, Zaninelli precisa che nel 2016 erano uscite le raccomandazioni del gruppo di lavoro sull'educazione sessuale e il testo "l'incontro", e la formatrice aveva chiesto ai docenti di aderire a progetti disciplinari che toccassero il tema: 6 docenti hanno aderito.

"Le problematiche sono state di carattere scolastico: certamente la direzione sbagliò a non informare le famiglie di questo percorso", commenta Zaninelli.

"Il secondo errore è stato l'uso della chat Whatsapp anzichè altre modalità ben note ai docenti di scienze, come una scatola in cui si inseriscono i bigliettini con le domande. Non è sostenibile collegare i due eventi"

11:23

I direttori sono tutti docenti, almeno nella scuola media, e mantengono almeno 4 ore di insegnamento. A seguito della candidatura viene svolto un colloqui congiunto con il capo sezione  e il capo divisione. I fatti in questione sono avvenuti prima della nomina a direttore.

11:21

Zaninelli: "I rapporti sull'operato del docente erano sempre molto positivi"

"Un docente viene valutato anche se ha un incarico limitato alla fine di ogni anno scolastico con un rapporto redatto da parte dell'esperto e del direttore. I rapporti, nel caso di questo docente, erano sempre molto positivi". Esordisce Tiziana Zaninelli, capo della Sezione dell’insegnamento medio. Se non c'è almeno una valutazione buona da parte dell'esperto e del direttore, non avviene alcuna nomina. 

11:19

"Siamo tutti addolorati"

"Cose di questo genere non devono accadere", commenta Bertoli, "ma non esiste la garanzia che non accadono, e purtroppo quando accadono queste cose si entra nella logica dell'albero che cade facendo molto rumore all'interno di una foresta che cresce ordinatamente".

"Siamo tutti addolorati per questa situazione che ha colpito le famiglie, ha toccato la scuola, i docenti, i genitori e il dipartimento tutto. C'è l'amaro in bocca da parte di tutti" conclude il suo intervento il direttore del Decs.

11:17

"C'è un codice deontologico a tutela della relazione docente-allievo"

Da gennaio 2022 esiste un nuovo codice deontologico per i dipendenti pubblici che interessa soprattutto i docenti e riguarda soprattutto la sfera sessuale. Al di là dell'aspetto penale sull'età del consenso, dal punto di vista deontologico se il docente ha una relazione intima con un allievo o un'allieva viene messa in discussione la base della sua relazione pedagogica. Per questo il codice deontologico vieta qualsiasi rapporto intimo con allievi al di sotto dei 18 anni e indica come "inopportune" le relazioni fra maggiorenni. 

"È difficile andare più in là ma crediamo che questa impostazione protegga la relazione sana fra docente e discente che non deve essere toccata da cose come questa che la mettono in discussione in maniera molto evidente"

 

11:13

"Ai nostri livelli non è giunto nessun segnale"

"A livello di dipartimento, di divisione della scuola e di sezione dell'insegnamento medio non è arrivato nessun segnale", commenta Bertoli, che si limita a questa precisazione a causa dell'inchiesta ancora in corso. 

11:10

Le segnalazioni: una rete basata sulla fiducia

Bertoli cita la segnalazione circa l'ipotesi di intervento sanguinoso alla Commercio di Bellinzona. In quel caso "i segnali sono stati colti", dagli allievi vicini alla persona che aveva annunciato intenzioni violente: nel giro di poche ore è stato possibile rendere noto alle forze dell'ordine quello che stava accadendo. "La rete ha funzionato perchè la relazione è sana e se la rete è vasta i segnali prima o poi arrivano in modo corretto e vengono sempre colti. Non sempre portano a una decisione che è quella che la persona che segnala si immagina, si decide caso per caso, ma è importante che i segnali arrivino"

Come secondo caso, viene citata la discussione intorno a un docente che sembrava avere modalità "non ortodosse" nell'approccio con una parte delle ragazze: alcune di esse hanno segnalato la questione, le segnalazioni sono state analizzate e tutto si è risolto con la decisione del docente di andare in pensione. In quel caso però la scuola era divisa riguardo al caso. 

Il terzo caso riguarda le scuole comunali. ed è stato citato in un caso a carico di un padre di famiglia di origine mediorientale per percosse ai figli. In quel caso alle domande del giudice sul fatto che qualcuno sapesse e non ha parlato è seguita un'indagine che si è concluso con un decreto di abbandono: questo perchè le persone che potevano essere a conoscenza delle persone avevano già segnalato alle forze dell'ordine e alle istanze del mondo sociale quello che stava accadendo.

11:01

Il docente è entrato con un incarico limitato ad alcune ore, che non richiedeva abilitazione. Per questo motivo, in quanto abilitando, non ha avuto un incarico ordinario in quanto non c'era ancora una nomina. In questi casi vengono date ore residue, ed è assolutamente normale, commenta Bertoli, che abbiano luogo dei trasferimenti. Quindi, conclude il direttore del Decs, l'"inaspettato trasferimento" non è dovuto a comportamenti inappropriati ma è una questione puramente organizzativa

11:00
Il direttore si è dimessoIl direttore al centro della vicenda ha dato formalmente le dimissioni dall’incarico. Lo ha appena comunicato il direttore del Decs Manuele Bertoli

10:29