Luganese

Bioggio: fermato un cantiere, indizi di reperti archeologici

Proprietario di una casa in costruzione ‘bloccato’ per dar luogo alle indagini dell’Ufficio cantonale dei beni culturali

Alla ricerca dei tesori perduti
6 luglio 2022
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Un nuovo tesoro nascosto a Bioggio? Nel bel mezzo dei lavori di costruzione di una casa, proprietario e operai hanno dovuto interrompere temporaneamente il cantiere per lasciare spazio a indagini archeologiche da parte dell’Ufficio cantonale dei beni culturali. Insomma, come disse Primo Levi, non c’è futuro senza memoria. È una questione di tempo, ma sarà presto reso noto il valore degli ipotetici ritrovamenti. Per ora però, bocche cucite e si procede nella ricerca che potrebbe portare alla luce reperti degni di nota.

‘Se gli scavi sono iniziati è perché là sotto c’è materiale’

A dare rilievo alla notizia, il consigliere comunale Waldo Lucchini che in una nota ai media ha segnalato – fornendo le prove fotografiche – la curiosità. Il consigliere comunale riporta così all’attenzione dell’autorità comunale la possibile sorpresa archeologica. Il sindaco Eolo Alberti, da noi interpellato, rimarca da subito la ricchezza archeologica della regione e sottolinea che «il Comune non può che vincolare il rilascio della licenza edilizia. Successivamente spetta al Servizio dei beni archeologici effettuare il sopralluogo e le verifiche del caso». Dal canto suo, la sua responsabile, Rossana Cardani, preferisce non rivelarci alcun dettaglio, se non dichiarare che «se gli scavi archeologici sono iniziati, è perché di materiale ce n’è». Il proprietario del terreno su cui sorgerà la casa, da gennaio ha dovuto interrompere temporaneamente i lavori di costruzione per favorire la ricerca archeologica. Ma non è un caso isolato. Bioggio dal 1999 offre un itinerario archeologico e didattico.

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