Luganese

Lugano, rilasciate le quattro licenze per il Polo sportivo

Lo ha annunciato il presidente del Ppd della città Paolo Beltraminelli all’assemblea. Cambio di nome del partito: l’Ufficio presidenziale è d’accordo

L’Ufficio presidenziale di fronte all’assemblea del Ppd di Lugano al capannone di Pregassona
(A. R.)
31 maggio 2022
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Si avvicina il fischio d’inizio per il Polo sportivo e degli eventi (Pse). «Il Municipio di Lugano ha rilasciato le quattro licenze edilizie che permetterebbero di cominciare i lavori anche a Cornaredo». Lo ha annunciato all’assemblea sezionale del Ppd, riunita stasera al Capannone di Pregassona, il presidente Paolo Beltraminelli esprimendo grande soddisfazione perché il partito «si è sempre schierato compatto a favore del progetto. La scelta si è rilevata pagante, perché ha raccolto un ampio consenso popolare nel referendum». Si tratta delle licenze edilizie relative al Piano di quartiere, all’Arena sportiva, al Palazzetto dello sport e ai contenuti ‘corona’ (blocco servizi e le due cosiddette torri).

Pse, ‘si rispetti il voto popolare’

L’assemblea si è svolta in una sala quasi gremita, alla presenza del consigliere di Stato Raffaele De Rosa, del presidente cantonale Fiorenzo Dadò, di diversi deputati in Gran Consiglio, tra i quali i luganesi Nadia Ghisolfi e Lorenzo Jelmini, del capogruppo Maurizio Agustoni, di parecchi consiglieri comunali in carica e dell’ex municipale di Lugano Angelo Jelmini. Dopo che «tanti ci vedevano in difficoltà l’anno scorso», l’ex municipale di Lugano ed ex consigliere di Stato ha sottolineato i brillanti risultati raggiunti, «grazie a un’ottima campagna, malgrado la pandemia fosse ancora in corso e due ottime liste (per esecutivo e legislativo), il Ppd di Lugano è uscito vincente, unico partito in Municipio a non perdere seggi e guadagnando qualche voto. Il municipale Filippo Lombardi e il gruppo dei nove consiglieri comunali guidato dal nuovo capogruppo Lorenzo Beretta Piccoli è stato in questo primo anno di attività, caratterizzato dalla scomparsa del nostro sindaco, estremamente attivo, concreto e vincente». Beltraminelli si è detto contento che «siano partiti i lavori al Maglio, che la Cassa pensione della Città abbia potuto vendere bene l’importante stabile di via Beltramina, sede della polizia comunale e oggetto di molte discussioni durante la campagna referendaria, ma non nascondo una certa preoccupazione per l’avvio dei lavori principali a Cornaredo che secondo i programmi dovrebbero partire subito dopo l’estate. Il Municipio i compiti li ha fatti, le licenze edilizie ci sono, ma malgrado la chiara volontà popolare ricorsi sono sempre possibili con il rischio far slittare anche di molto i tempi… Ciò che sarebbe un pessimo segnale per i cittadini che hanno espresso un chiaro sì».

‘Moltiplicatore giù grazie a noi’

Il presidente ha toccato il tema del moltiplicatore, mentre all’orizzonte si profilano già le elezioni cantonali, quelle federali e nel 2024 le comunali. Beltraminelli: «Il consuntivo 2021 di Lugano è in attivo e il Municipio con il piano finanziario ha seguito quando proposto da noi popolari democratici alcuni anni fa quando riuscimmo a far abbassare il moltiplicatore da 80 a 77 punti per compensare l’introduzione della tassa sul sacco! Faremo il possibile per mantenere i due deputati luganesi in Gran Consiglio». Dal canto suo, il municipale in carica Filippo Lombardi ha presentato il tema forte del prossimo congresso cantonale di Cadempino, dove si discuterà e si voterà sul cambiamento del nome del Partito popolare democratico in Il Centro, cambiamento già avvenuto in tutta la Svizzera con l’eccezione del Ticino e del Vallese. In estrema sintesi, Lombardi ha annunciato che l’Ufficio presidenziale del Ppd, all’unanimità, è favorevole al nuovo nome.

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