Luganese

Lugano, Jacopo Fo ospite di Poestate

Si preannuncia ricco e gustoso il cartellone della 26esima edizione del festival letterario nel patio di Palazzo civico

La direttrice artistica Armida Demarta in una delle passate edizioni
(Ti-Press/Archivio)
3 maggio 2022
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Spicca l’omaggio a Dario Fo e Franca Rame e la presenza del loro figlio Jacopo Fo nel cartellone della 26esima edizione di Poestate, che torna quest’anno a inizio giugno, sull’arco di quattro giorni, nella sua tradizionale location, ossia il patio di Palazzo Civico a Lugano. Il festival letterario aprirà gli eventi del LongLake. Sia la direttrice artistica Armida Demarta che Roberto Badaracco, vicesindaco e titolare del Dicastero Cultura, sport ed eventi hanno sottolineato l’importanza e l’emozione del ritorno in presenza dopo due edizioni virtuali. Il municipale non ha lesinato complimenti alla rassegna parecchio apprezzata e capace di offrire un’atmosfera molto suggestiva.

Un’impronta multidisciplinare

Il punto di forza di Poestate? «Il saper intrecciare le relazioni molto forti con svariati enti, privati e pubblici. Quest’anno va segnalata quella con la città di Milano» che, secondo il vicesindaco, dimostra il respiro internazionale del festival. «Credo che, dopo due anni di sostanziale chiusura di tutto, sarà un grande successo e ci sarà la voglia di tornare ad ascoltare la poesia dal vivo», ha detto la direttrice artistica, pur sottolineando le difficoltà nell’organizzare l’evento, che fu il primo del genere in Ticino, quando venne lanciato un quarto di secolo fa. La formula del festival viene mantenuta, ha aggiunto Demarta, «con un vortice di proposte che negli anni è cresciuto generando movimento e una rete di contatti e collaborazioni, con un’impronta multidisciplinare e quindi una mescolanza di proposte classiche e d’avanguardia, con altre istituzionali», senza dimenticare quelle più anarchiche.

Nel prefestival, una pièce di teatro

Novità non mancano anche nella prossima edizione, a cominciare da una serata prefestival, in programma per il 1° giugno al Teatro delle Radici di Lugano, dove andrà in scena una pièce particolare tra letteratura e teatro dal titolo "Graffio sul bianco", con la regia di Cristina Castrillo. La prima serata nel patio di palazzo, prevista di giovedì 2 giugno, comincerà invece nel segno di Milano (con la presentazione di tre autori meneghini) e poi si prosegue con "Il romanzo storico e la caccia alle streghe". Dopo i lavori di Luca Dattrino e Margherita Coldesina si passa a due momenti tra letteratura e storia curati da Sergio Roic. Quindi le "Cattive abitudini" di Annalena Aranguen, presentate da Andrea Fazioli. Il piatto forte della serata e l’omaggio a Giorgio Gaber, a cura di Michela Dagnini e Paolo Dal Bon, che presiede la Fondazione milanese che porta il nome del grande cantautore. Chiude la serata l’omaggio musicale alla poesia del Mediterraneo con l’Abdo Buda Marconi Trio.

Nel segno di Milano

Si riparte dalla metropoli meneghina anche nella giornata di venerdì 3 giugno, con la presentazione di quattro autori da parte del poeta Gilberto Isella. Poestate renderà poi omaggio a uno storico collaboratore della rassegna: Giancarlo Majorino, con un intervento a cura della Casa della Poesia di Milano e la presenza di autori del calibro di Amos Mattio, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis e Viviana Nicodemo. Quindi ci sarà Jacopo Fo, il figlio di Dario Fo e Franca Rame, che spiegherà al pubblico cosa vuol dire essere figlio di due personaggi così importanti e carismatici. In seguito il festival proseguirà con interessanti letture, presentazioni e performance poetiche curate da Marko Miladinovic.

In ricordo di Pasolini e Alfonsina Storni

Pace, diritti, Alfonsina e Pier Paolo - Il Pen Club della Svizzera italiana promuoverà la promozione della pace (con Emmanuel Pierrat, presidente del Comitato scrittori per la pace) e la difesa delle minoranze linguistiche nel primo intervento della serata conclusiva di sabato 4 giugno. Spiccano altri due omaggi proposti da Poestate: quello ad Alfonsina Storni, in collaborazione con l’Ambasciata di Argentina a Berna, e quello a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita. Ci sarà modo anche di conoscere una «nuova realtà culturale alternativa» chiamata Per.Lugano, che punta a una migliore promozione delle arti in città (ma non solo). Lo sbocco? Un’associazione che punterà a essere «facilitatrice» di chi vuole fare cultura, ma che non farà cultura in prima persona. L’edizione 2022 di Poestate si chiuderà con una performance sperimentale poetico-musicale, "Questa conversazione non ha avuto luogo", con Gianluca Monnier e Paride Guerra.

In linea con le proposte delle ultime edizioni, sul palco di Poestate sarà dedicato spazio alla poesia in realtà virtuale, con varie installazioni video e le postazioni fisse: buvette e il tavolo libri curato dalla libreria Dietro l’Angolo. Si sperimenterà anche una performance poetica digitale in realtà virtuale: "Tracks VR", un progetto di Egidia Bruno e Vincenzo Vecchione. Tutti i dettagli della rassegna su www.poestate.ch.

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