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Capriasca: grazie alla prossimità, l’inchiesta antidroga

Il potenziamento del pattugliamento prossimale della Polizia Torre di Redde ha portato nel 2021 a sequestri di stupefacenti e undici denunce

Sequestrate 39 piante di canapa illegale, 11 denunce per cocaina e hashish e 54 controlli specifici
(Ti-Press)
8 aprile 2022
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Undici denunce per infrazione alla Legge federale sugli stupefacenti per cocaina e hashish con relativi sequestri e trentanove piante di canapa con tenore di Thc superiore alle disposizioni legali altrettanto sequestrate. Il tutto frutto di cinquantaquattro controlli specifici. È un ‘bottino’ rilevante, considerate le contenute dimensioni della giurisdizione, quello portato a casa nel 2021 dalla Polizia Torre di Redde. Il Corpo con sede a Capriasca – e che copre anche Comano, Cureglia e Ponte Capriasca – può pertanto dirsi certamente soddisfatto del bilancio dello scorso anno. Ne abbiamo parlato con il comandante Daniele Baier.

Più pattugliamento, più segnalazioni

«Come prima cosa va detto che siamo riusciti ad aumentare gli effettivi (passando da 10 a 11 agenti, ndr) – premette –. Anche grazie a questo siamo riusciti a rivedere parzialmente il servizio e ad aumentare il pattugliamento del territorio, soprattutto a piedi o in bici, in modo da accrescere la prossimità e il contatto con la cittadinanza. Siamo riusciti a raggiungere bene non solo i nuclei, ma anche le zone più discoste. Grazie al pattugliamento a piedi, in particolar modo, la popolazione è più disposta al contatto con gli agenti e questo è molto importante. Abbiamo potuto prendere contatto con i proprietari di vari rustici. Questa nuova impostazione ci ha permesso di ricevere maggiori segnalazioni rispetto agli anni precedenti e di individuare quindi le piantagioni di canapa».

Grazie al lavoro di prossimità, sostanzialmente, è stata aperta e condotta a termine con successo un’inchiesta antidroga. Il comandante comunque rassicura: «La situazione stupefacenti nel nostro territorio non è preoccupante». Torre di Redde può contare su due agenti che sono stati specificatamente formati dalla Polizia cantonale per l’antidroga e che «fungono da ‘antenne’ non solo verso la Cantonale, ma anche con la Polizia della Città di Lugano, il Corpo polo del Luganese. I contatti sono costanti e la collaborazione molto buona, così come con il Ministero pubblico. Nel 2022 manteniamo alta l’attenzione sul fronte degli stupefacenti e intendiamo attuare delle operazioni anche in altri ambiti».

‘I giovani ci conoscono’

Per il resto, evidenzia Baier, il trend è lo stesso del resto del cantone, quindi con i reati generalmente in calo nel 2021, «soprattutto per quanto riguarda i furti». A tenere impegnati gli agenti, in particolare durante l’estate ma non solo, anche in Capriasca e dintorni sono stati gli assembramenti di giovani. «Sì, siamo molto sollecitati sul fronte delle questioni legate all’ordine pubblico. Nulla di grave, ma ci sono alcuni luoghi più sensibili di altri ad esempio per quanto riguarda i ritrovi giovanili. Si cerca di sensibilizzare molto sul rispetto reciproco, quando si parla ad esempio di rumore o di littering. Pensiamo alla zona delle scuole, medie o elementari che siano: se durante il finesettimana si lasciano cocci di bottiglie, può essere molto pericoloso il lunedì per gli alunni. E il sabato sera a questo magari non ci si pensa». Il rapporto con i giovani è in ogni caso globalmente positivo: «Nelle scuole siamo molto attivi: dall’educazione stradale alla campagna Sbullo, passando per il progetto Midnight (i sabato sera in palestra per adolescenti, ndr). Siamo una realtà piccola e bene o male i giovani cresciuti qui li conosciamo da quando erano bambini quindi si crea un tipo di rapporto diverso magari rispetto ad altre autorità che i ragazzi conoscono meno. Restiamo un punto di riferimento anche quando crescono».

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